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===1985===
Organizzazione Indian Air Force:
 
*4 comandi operativi: SO, O, centrale,, E.
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Equipaggiamento:
 
*12 squadroni da difesa aerea e 6 di attacco con il [[w:MiG-21|MiG-21]], precisamente il 1°,3,4,7,8,15,17,21,23,24,26,28,29,30,37,45,47,101,108
*2 con i [[w:MiG-23|MiG-23MF]],
*3 squadroni da attacco con [[w:MiG-23|MiG-23BN]], il 10, 220, 221°
*2 (20 e 27°) con l'Hunter Mk 56
*31° gruppo con i HAL Marut
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*SA 319 Aluette III in servizio con il 104, 107, 113, 115, 116°
 
Addestramento: la scuola basica di Bidar aveva lìHT2l'HT2, in sostituzione con l'HT-4 e la sua versione a turboelica HTT-34.
 
L'accademia aeronautica di Dundigal con i superstiti di 190 Kiran a reazione e 50 TS-11 polacchi per la scuola di Hakimpet. Kalaikunda aveva gli Hunter mono e biposto. La scuola bombardieri di Agra aveva i Camberra T.Mk 54, lo stormo trasporto aereo di Yelahanka aveva 17 Hs 748 e altri 7 dello stesso tipo per la scuola di navigazione di Begumpet. La scuola paracadutisti di Agra aveva i C-119, quella istruttori di volo di Tambaram i Kiran.
 
Infine, 27 battaglioni missili SAM avevano in totale 500 rampe SA-2 e altrettante SA-3.
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I reparti dell'Aviazione dell'Esercito avevano 12 Mi-24, e gran parte dei 200 Aluette III e 150 Lama prodotti su licenza, infine alcuni HT-2 ex-IAF erano usati come addestratori. La difesa aerea era in parte a carico dell'Esercito con un totale di sei battaglioni di SA-6 e SA-8.
 
Note: all'epoca i [[w:MiG-21|MiG-21]] erano i principali apparecchi da combattimento della IAF, anche se erano pure i più limitati. In tutto, l'URSS fornì 42 MiG-21Fl a partire dal 1963 come 'antidoto' agli [[w:F-104|F-104]] pakistani, e ad esso seguirono 200 aerei montati su licenza a Nasik, prodotti per 8 anni fino al 1974. Nel frattempo vennero prodotti su licenza anche gli AA-2 e i motori R-11. La Hindustan Aviation Limited (HAL) si è adoperata fin dai primordi a consentire una relativa indipendenza all'India riguardo gli equipaggiamenti aerei, con progetti originali, versioni speciali o semplici costruzioni o montaggi su licenza delle macchine provenienti da tutto il mondo, essendo l'India una nazione non allineata.
 
La produzione continuò con il MiG-21MF di cui l'URSS consegnò 50 esemplari mentre la HAL ne produsse altri 150. Infine, nel 1976 l'URSS consegnò decine di MiG-21 Bis per tre gruppi, e a Nasik venne impostata anche in questo caso la produzione su licenza, durata fino al 1986 con altre 150 macchine presumibilmente costruite, per un totale di ben 800 MiG delle tre generazioni.
 
I caccia [[w:MiG-23|MiG-23]] furono il seguente modellosuccessore adottato dalla IAF, ma il Flogger da caccia venne considerato un poco costoso e complesso, e usato solo con 40 macchine per un paio di gruppi, in attesa di qualcosa di più moderno (dopotutto, il progetto era già vecchio di oltre 10 anni) e ad integrazione degli ultimi MiG-21 bis. I Flogger vennero consegnati nel 1983. Prima ancora, nel 1981-82 i MiG-23BN da attacco sono stati consegnati smontati e allestiti dalla HAL a Nasik. Queste macchine, con una lunga autonomia e un sofisticato sistema d'arma erano in grado di sostituire vantaggiosamente i vecchi cacciabombardieri indiani.
 
Dal 1984 iniziò una produzione su licenza addirittura del [[w:MiG-7|MiG-27]], la versione definitiva del Flogger, incaricata dell'attacco al suolo a lungo raggio. Esso era il cacciabombardiere tattico più moderno che l'URSS poteva offrire, superato solo dal bombardiere Su-24 Fencer. Nessuna traccia, invece, del successore del Su-7, il Su-22, cosicché il vecchio fitter, come anche i Marut, era in procinto di essere sostituito dal MiG. Il Flogger, nella versione d'attacco incontrò molta fortuna in India e la produzione, come al solito piuttosto lenta, ha totalizzato non meno di 165 esemplari fino agli inizi degli anni '90.
 
Sempre nel 1984 l'URSS autorizzò l'export del nuovissimo [[w:MiG-29|MiG-29]], che stava giusto entrando in servizio nella V-VS. L'anno dopo iniziarono le consegne del [[w:Mirage 2000|Mirage 2000]] ordinato in 36 monoposto e 4 biposto come primo vero cacciabombardiere multiruolo della IAF, tanto da essere usato prevalentemente per l'attacco a lungo raggio.
 
Un'altra macchina importante, simile al MiG-23BN ma con maggiore autonomia era il SEPECAT Jaguar, prodotto su licenza in India. La fornitura di tali macchine ebbe luogo alla fine degli anni '70 o inizio anni '80 con 35 monoposto e 5 biposto costruiti in Gran Bretagna. Ad essi vennero sommati 18 aerei della RAF dati 'in prestito' nell'attesa dell'avvento dei 76 apparecchi prodotti su licenza, gli ultimi dei quali con un radar Agave nel muso e missili Exocet antinave, per il 6° Gruppo antinave.
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Inoltre, nonostante i MiG-27, Jaguar, Mirage 2000 e anche i MiG-25R non esisteva un vero bombardiere a lungo raggio classe Tornado o Su-24, moderno e a lunga autonomia al tempo stesso, che non fosse insomma obsoleto come i Camberra ancora in linea e che fosse di maggiore autonomia dei caccia monomotore, possibilmente con avionica ognitempo adeguata. Dati gli ampi spazi del subcontinente indiano, dei possibili combattimenti contro il Pakistan e la Cina la cosa era ovviamente non poco limitante, data l'impossibilità pratica di utilizzare la maggior parte dell'aviaizone in simultanea sullo stesso fronte. La mancanza di AWACS e di aerorifornitori aggravava tale problema, mentre la radiazione dei vecchi Camberra non era esattamente compensata dai Jaguar o dai MiG, anche se si trattava di macchine piuttosto capaci.
 
 
Esercito:
 
Già all'epoca l'India, attualmente superante il miliardi di individui, aveva raggiunto una popolazione di 745 milioni, che si è incrementata di non meno del 30% nei successivi 20 anni appena. L'Esercito indiano, sparso su di una superficie di 3 milioni di kmq non appariva eccessivo in confronto alla popolazione, pur ammontando a 1 milione di soldati. L'organizzazione era prevalentemente britannica, con le divisioni e le brigate, ma le divisioni raziali e di casta interne mantenute in molte unità. I comandi erano 5, relativi alle regioni nord, meridione (PUne), occidente (Chandi Mandir), centro (Lucknow), orientale (Calcutta). Il comando settentrionale, per motivi di sicurezza, non era stato riportato nella sua ubicazione.
 
Organizzazione:
 
*2 divisioni corazzate, in fase di riduzione a brigate, 1 divisione meccanizzata, 5 brigate corazzate autonome
*10 divisioni da montagna
*18 divisioni di fanteria
*1 brigata paracadutisti, sette brigate autonome di fanteria, diversi reggimenti Gurkha.
*17 brigate autonome di artiglierie, comprendenti anche 20 reggimenti di difesa contraerei.
*85.000 uomini parzialmente militarizzati erano guardie di confine
*21 battaglioni sicurezza dipendenti dal Ministero degli interni
 
Dopo l'indipendenza l'India si diede molto da fare per produrre e talvolta progettare armi moderne, ma la situazione non venne mai totalmente risolta per via dell'enorme numero di armamenti da comprare e della povertà sostanziale della nazione, che nondimeno, doveva spendere il 20% del PIL per le Forze armate (contro il 6% degli USA, il 3% di molte nazioni come l'Australia e varie della NATO, l'1% del Giappone). Questo significava un profondo impatto sociale per spese puren non enormi in termini assoluti.
 
La dotazione di armamenti variava molto. La fanteria aveva in ordine i missili MILAN (3700) ma anche in molti casi, i vecchi fucili Enfield Mk. III. Armi come i missili controcarro Harjion si sono dimostrate un costoso fallimento (da qui l'ordine per i MILAN), mentre altri programmi hanno avuto molto più successo, come la produzione su licenza del fucile FAL e sopratutto del Vickers Vjiantia, il principale MBT indiano, da cui venne estrapolato anche un potente semovente da 130mm a lunga gittata con i cannoni M46. Questi facevano parte della politica di acquisizione armamenti di una nazione non allineata, come è l'India. Essa conservava il sistema sociale all'interno dell'esercito, adottava l'ordinamento britannico (come del resto anche il Pakistan e l'Irak) ed era equipaggiata prevalentemente con armamenti sovietici, se non altro perché non v'era modo di ottenerne abbastanza dall'Occidente, che aveva prodotti più efficienti ma anche troppo costosi.
 
Dotazione:
 
Carri armati e blindati: 700 T-54/55, 300 T-72, 1900 Vijantia (nella divisione meccanizzata e nelle brigate indipendenti), BMP-1, BMP-2, PT-76, OT-62, OT-64, BTR-60.
 
Artiglieria: pezzi da 76 da montagna, yugoslavi, da 57, 88, 94 e 140 mm ex-inglesi, da 105 mm ROF, da 122, 130, 180 mm sovietici, lanciarazzi multipli BM-21.
 
Missili: MILAN, AT-3, AT-4, AT-5 controcarro, SA-6,7,8 antiaerei.
 
Aviazione: centinaia di elicotteri leggeri e 12 Mi-24 Hind
 
 
 
 
 
Marina: all'epoca la più potente della regione, status conservato anche in seguito. Essa era basata su:
 
8 sottomarini Classe Foxtrot e 4 altri ordinati
 
4 Type 209 in ordinazione
 
1 portaerei, la Vikrant, ex britannica, munita di uno sky-jump nel 1983-84 per i Sea Harrier
 
3 cacciatorpediniere Kashin II
 
23 fregate, tra cui 6 Type 12 inglesi missilistiche e con elicottero ASW
 
3 corvette missilistiche Tarantul, altre 3 in ordine
 
16 motovedette missilistiche 'Osa'
 
7 navi pattugliamento di grande stazza
 
16 dragamine, di cui 6 oceanici, 4 costieri, 6 litoranei
 
10 mezzi da sbarco di cui 6 per mezzi corazzati (LCT) e 4 per veicoli LCV
 
 
 
Aviazione navale:
 
1 gruppo (300 Squadron) con 8 Sea Harrier e altri 12 in ordine
 
1 gruppo ASW con Alizé
 
2 gruppi ricognizione marittima con 4 Super Constellation e 3+3 in ordinazione Il-38
 
1 gruppo comunicazioni con 18 BN Defender
 
1 gruppo elicotteri con 10 Aluette
 
2 gruppi addestramento con 8 aerei e 7 elicotteri
 
Note: i Kashin II sono cacciatorpediniere sovietici, armati di due cannoni da 76 mm , 2 lanciarazzi, 1 lanciasiluri ASW e di due rampe per missili a medio raggio SA-N 1 (Versione navale dell'SA-3). Modifiche richieste dagli indiani hanno dato origine, su tali navi, ad un hangar per un elicottero Ka-25 al posto dell'artiglieria poppiera, mentre 4 missili SS-N 2 Styx sono stati istallati, rendendo così le navi molto più flessibili operativamente. Inoltre l'armamento antiaereo è stato rinforzato con 4 torrette da 30 mm, non è chiaro se si trattava di cannoni binati oppure delle nuove torrette gatling con capacità effettiva antimissile. Altre 3 in ordinazione. Le Tarantul cominciavano a sostituire le piccole 'Osa' offrendo maggiore potenza e capacità di sopravvivenza in guerra, e numerose altre navi sarebbero state ordinate in seguito. La principale risorsa offensiva della Marina era la Vikrant, capace di ospitare fino a 35 aerei, ma normalmente equipaggiata con non più di 18-24. Radiati i Sea Hawk, gli Harrier erano ancora troppo pochi. A parte questo, erano in ordine o consegnati molti equipaggiamenti aggiuntivi: elicotteri Sea King di costruzione inglese con missili Sea Eagle antinave a lungo raggio, elicotteri ASW Kamov Ka-25, e addirittura i Tupolev Tu-142 Bear a lungo raggio, da affiancare (l'India ne è stata l'unico utente estero) agli Il-38, già simili alle prime versioni dei P-3 Orion.
 
Se la componente di superficie era impressionante per numero e potenza, la componente subaquea era ancora più insidiosa. Al momento basata sui vecchi sottomarini Foxtrot, ne possedeva nondimeno 8 esemplari di quelle che sono state forse le unità subaquee sovietiche di maggior successo tra i battelli convenzionali. Esse erano navi a lunga crociera, di grandi dimensioni. Un nemico a più corto raggio ma più moderno ed elusivo (come dimostrò il St. Louis contro gli inglesi alle Falklands) erano i Type 209, ordinati in 4 esemplari da aumentare anch'essi. In prospettiva vi erano anche i 'Kilo' con i quali si sarebbero raggiunte nuove capacità operative in potenza e autonomia.
 
La componente subaquea indiana era quindi molto superiore a quella pakistana, limitata a soli 3, anche se moderni 'Agosta' e un paio di vecchi Dafpne. Uno di questi, il Bankgor affondò durante la guerra del 1971 la fregata indiana Kukri, confermando la pericolosità di un attacco sottomarino. Da notare che tale nave affondò in 3 minuti con quasi 200 vittime. Il Coventry inglese, devastato da 3 bombe, ci impiegò 45 minuti, mentre il suo gemello Sheffield, anch'esso perso alle Falklands, impiegò 5 giorni per affondare a causa di un missile Exocet che lo colpì ed incendiò (senza far esplodere le munizioni di bordo). Questi affondamenti dimostrano appieno come i siluri siano armi estremamente pericolose, anche rispetto alle bombe, e sebbene la perdita della nave sia occorsa in tutti questi casi, solo nel caso della Kukri l'equipaggio non ebbe scampo e andò ucciso quasi totalmente durante tale affondamento.
 
==Romania==