I promessi sposi/Analisi del capitolo 7: differenze tra le versioni

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{{I promessi sposi}}
Il settimo capitolo rappresenta un punto importante del romanzo, in quanto è quello che anticipa e fornisce le premesse alla cosidetta "''notte degli imbrogli''", che rappresenta una svolta nella storia del romanzo.
 
La narrazione è articolata su due piani paralleli, così come anche i capitoli che verranno: da una parte seguiamo le vicende di [[I promessi sposi/Renzo|Renzo]] e [[I promessi sposi/Lucia|Lucia]], che stano organizzando il piano del matrimonio a sorpresa, dall'altra seguiamo [[I promessi sposi/Don Rodgrigo|don Rodrigo]] e i suoi bravi mentre architettano il piano del rapimento della ragazza (la cronologia degli avvenimenti è indicata [[#Cronologia|sotto]]).
 
== A partire dalla narrazione ==
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<span style="color: grey; font-size: smaller;">Continua l'utilizzo di parole prese dall'area semantica della guerra e del duello. Il frate è "''un buon capitano che ha perso una battaglia importante''".</span>
* Nella mente Renzo balena di nuovo l'idea di farsi giustizia da solo. La paura di Lucia sale a tal punto che è disposta ad '''accettare''' il piano di Agnese.
* La mattina dopo, Renzo invia da fra Cristoforo al convento MeniscoMenico, un suo amico, per ottenere informazioni da fra Cristoforo.
* Durante il pomeriggio strani finti mendicanti si aggirano nei dintorni della casa di Agnese; sono i bravi di don Rodrigo, che stanno organizzando il rapimento di Lucia.
'''''La stizza di don Rodrigo e il piano del rapimento'''''
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| Discussione tra don Rodrigo e il conte Attilio, che lo stuzzica
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| Renzo manda MeniscoMenico da fra Cristoforo
| Don Rodrigo e il Griso architettano il rapimento di Lucia
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[[Categoria:I promessi sposi|Capitolo 7]]
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