Supercomputer/Storia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Diablo (discussione | contributi)
mNessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 11:
Negli anni 90 i supercomputer divennero macchine a parallelismo massivo basate su centinaia se non migliaia di processori elementari. Inizialmente questi processori erano ancora dei processori sviluppati esplicitamente per il supercalcolo come quelli utilizzati dal [[Supercomputer/Connection Machine|CM-5/1024]] ma verso la fine degli anni novanta oramai si era passati definitivamente a processori generici che fornivano elevate prestazioni e costi ridotti per via della produzione in serie attuata da ditte come Intel o Advanced Micro Devices.
 
Negli ultimi anni i supercomputer sono macchine sempre più parallele e dotate di un numero sempre maggiore di processori elementari. Esempio eclatante è il [[Supercomputer/Blue Gene|Blue Gene/L]] che con i suoi 131.072 processori è la più potente macchina del pianeta. Questa macchina è dotata di processori PowerPC 440 una variante della famiglia di processori PowerPC G5. Difatti i moderni processori in realtà sono deirealizzati complessidalle programmicase cheproduttrici vengonograzie compilatia da appositicomplessi programmi cheattraverso generanoi quali disegnarne gli schemi utilizzatie dallecompilarli fabbrichein formato intellegibile per produrrele iapparecchiature che provvederanno alla processorifabbricazione. Quindi per adattare un processore generico basta modificare il programma e ricompilarlo.
 
É da notare che l'Europa dopo un inizio promettente non ha mai trainato la ricerca dell'ambito dei supercomputer e in generale dei computer. Dalla seconda guerra mondiale fino agli anni 90 gli Stati Uniti d'America hanno praticamente posseduto sempre i più potenti computer del pianeta. Ma dagli anni 90 in poi il Giappone ha iniziato ad imporsi come competitore credibile all'egemonia Statunitense grazie a cospicui finanziamenti pubblici a progetti di supercalcolo. Negli ultimi anni il progetto Blue Gene (finanziato dal Dipartimento della Difesa Statunitense) ha rinsaldato la posizione Statunitense ed al momento non sono noti progetti in grado di intaccare la posizione Statunitense nel settore del supercalcolo.