I promessi sposi/Manzoni e il lettore: differenze tra le versioni

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prima stesura
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Versione delle 16:19, 24 nov 2007

Indice del libro


Il rapporto che Alessandro Manzoni stabilisce indirettamente con il lettore è un inno alla cordialità e alla cortesia che riassume bene la letteratura del periodo compreso tra il XVI e il XIX secolo. In particolare, il Manzoni parla ad un ristretto gruppo di persone, i suoi fidati venticinque lettori, presupponendo in buona fede che il suo scritto non avrebbe incontrato il favore del pubblico, cosa tutt'altro che vera, come la storia insegna.

È altresì interessante notare come l'autore voglia far credere a chi legge che il testo non sia la sua opera risalente, nella prima edizione, al 1821, ma ben più semplicemente un ritrovamento di un manoscritto seicentesco.

La narrazione si inserisce comunque nel periodo del "presunto manoscritto" del quale l'autore sta facendo una rielaborazione; il primo capitolo, con l'incontro di Don Abbondio con i bravi, avviene infatti la sera del 7 novembre 1628 mentre il termine della storia si pone nel 1630, in coincidenza con la grande epidemia di peste.