Teoria delle aperture negli scacchi: differenze tra le versioni

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Mandate avanti questo processo per qualche secolo e finirete con abbastanza "teoria delle aperture" da riempire diverse enciclopedie. La domanda è chi riuscirà a ricordarne la maggior parte!
Per questo motivo il [[w:Grande Maestro Internazionale|Grande Maestro Internazionale]] [[w:Bobby Fischer|Bobby Fischer]] propose nel 1996 gli [[w:scacchi960|scacchi960]] dove la disposizione iniziale delle otto figure di ciascun giocatore è determinata dal caso anziché essere quella universalmente adottata.
Fischer, come universalmente noto, fu uno dei campioni più forti ed innovativi nella storia degli scacchi. A queste caratteristiche univa una personalità vulcanica ed una scarsa propensione allo studio delle aperture. Nonostante una serie di profonde innovazioni introdotte nella strategia del gioco, infatti, Fischer non lasciò di sé nessuna traccia memorabile nella teoria delle aperture. Il giocatore americano riteneva che la memorizzazione di un ampio numero di varianti imposta dalla vastità della teoria contemporanea andasse a tutto discapito della creatività e del talento, così si risolse a perfezionare e proporre al mondo scacchistico questa innovazione del millenario gioco.
 
 
 
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