Economia aziendale per le superiori/Aziende di erogazione, azienda dello Stato ed enti locali: differenze tra le versioni

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Il '''fondo di amministrazione''' (detto anche avanzo o disavanzo di amministrazione a seconda del segno) è dato dalla somma algebrica del fondo cassa, dei residui attivi e dei residui passivi determinati alla chiusura dell'esercizio finanziario. La determinazione del fondo di amministrazione viene esplicata in un prospetto detto ''situazione finanziaria''.
Il fondo di amministrazione riveste un ruolo fondamentale per la comprensione dello stato finanziario dell'azienda: infatti esso commisura la capacità dell'azienda di fare fronte ai debiti con il fondo cassa e con i residui attivi; inoltre il fondo di amministrazione può essere riportato al successivo esercizio finanziario permettendo di effettuare impegni oltre gli accertamenti previsti, senza determinare scompensi finanziari.
 
==== Gli aspetti economici della gestione ====
 
Sotto il punto di vista economico, la gestione viene esaminata prendendo in considerazione l'origine delle entrate e le cause delle uscite, e gli effetti che i flussi finanziari hanno sulla situazione del patrimonio.
 
Nelle aziende di erogazione, le entrate possono essere costituite da:
#* ''proventi di varia natura e denominazione'' (dipende dal tipo di azienda di erogazione): stipendi percepiti per attività di lavoro dipendente presso aziende terze; proventi dall'esercizio di libere professioni; contributi volontari; contributi obbligatori (entrata tipica dello Stato); redditi da imprese appartenenti all'azienda; redditi provenienti dai beni patrimoniali.
#* ''finanziamenti'': mutui, prestiti ecc. Si accede ad un finanziamento principalmente per poter far fronte ad uno squilibrio finanziario dell'azienda o per la realizzazione di programmi non rientranti in quelli normalmente erogati dall'azienda.
#* ''estinzione di crediti verso terzi''
#* ''vendita di beni'' siano essi parte del patrimonio fruttifero o beni d'uso.
#* ''riscossioni conto terzi'', ossia le somme di denaro percepite dall'azienda per conto di altro soggetto. L'esempio più classico può essere rappresentato dalle ritenute fiscali e previdenziali operate sugli stipendi dei dipendenti, che però devono essere versate dall'azienda all'ente assistenziale di competenza ed all'Erario.
 
Le uscite, invece, sono rappresentate da:
#* ''spese di varia natura sostenute per soddisfare i bisogni dei componenti dell'azienda'': costi per l'abitazione, il vestiario, il sostentamento in genere, se si parla di aziende familiari; difesa, sanità, istruzione, se si parla di azienda Stato; organizzazione di mostre, incontri culturali, concerti ecc. se si parla di associazioni culturali.
#* ''crediti verso terzi''
#* ''estinzione finanziamenti''
#* ''acquisto beni e servizi''
#* ''versamento quote riscosse conto terzi''
 
==== Il risultato economico dell'azienda di erogazione ====
 
Il risultato economico è dato dalla somma algebrica delle varie voci di entrata (redditi, proventi...) con le varie voci dell'uscita (spese e costi) registrate nel corso dell'esercizio finanziario in considerazione.
 
Tuttavia il risultato economico così calcolato non tiene conto di tutta una serie di elementi che invece andrebbero considerati. Questo perchè, salvo rari casi, vi sono beni e servizi che non vengono consumati interamente nel corso dell'esercizio finanziario, come pure vi sono rendite e proventi che non sono attribuibili interamente all'esercizio. Può essere il caso, tanto per fare un esempio, dell'acquisto di un bene di consumo che al termine dell'esercizio finanziario non viene interamente utilizzato, ma una parte ricadrà sull'esercizio successivo.
 
Da questo punto di vista, anche nelle aziende di erogazione si creano situazioni identiche a quelle che si registrano nelle aziende di produzione. Vi sono, infatti, degli sfasamenti fra quella che è la manifestazione finanziaria di un fatto gestionale (ad esempio, l'acquisto di un bene di consumo, e quindi l'esborso della somma) e la manifestazione economica del medesimo fatto (l'utilizzo del bene stesso). Di conseguenza si individuano:
#* entrate e uscite impegnate e accertate in esercizi precedenti, ma la cui competenza economica avviene nel corso dell'esercizio corrente (es.: risconti iniziali, giacenza iniziale di beni di consumo);
#* entrate e uscite economicamente già maturate nel corso di un esercizio, ma che verranno accertati e impegnati nel successivo (es.: ratei di spese e rendite, quote di spese future);
#* beni di consumo e servizi acquistati nel corso dell'esercizio attuale e non interamente utilizzati al termine di questo, per cui una parte della loro utilità ricadrà sull'esercizio successivo (giacenze finali di beni di consumo, risconti attivi finali);
#* beni strumentali acquistati in un esercizio precedente ma il cui utilizzo si protrae per più esercizi finanziari; la loro incidenza economica sul singolo esercizio viene commisurata tramite le rispettive quote di ammortamento.
 
Alla luce di quanto sopra, in fase di determinazione del risultato economico, le rendite e i proventi, e le spese e i costi, accertati ed impegnati nel corso dell'esercizio finanziario devono essere opportunamente integrati e rettificati tenendo presente:
# le rimanenze iniziali di materiali di consumo;
# i ratei attivi e passivi;
# le quote di ammortamento dei beni durevoli;
# le rimanenze finali.
 
 
 
 
[[Categoria:Diritto]]