Poesie (Palazzeschi)/La casa di Mara: differenze tra le versioni

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* '''Metro''': 16 versi di 6, 9, 12 o 15 sillabe.
 
Mara vive esclusa dal mondo esterno, senza che la sua esistenza sia caratterizzata da alcun cambiamento (''La casa di Mara è una piccola casa di legno/la vecchia ha cent'anni...''). L'unico sviluppo di cui si parla nel componimento è quello della società: i dintorni della casa, profondamente mutati, sono oramai un nuovo paesaggio urbano percorso dai treni che stanno ''volando'' rumorosamente. Il progresso della tecnologia (''Davanti vi corrono i treni'') non fa che sottolineare la staticità delle giornate di Mara, ripetutesi all'infinito come se nulla fosse successo nel mondo esterno. Anche in questa poesia, il metro ripetitivo di senari e novenari sottolinea la mancanza di dinamiche vere e proprie nella vita di Mara, dato che non fa altro che ripetersi.
 
L'occupazione principale di questa donna è quella di filare. Secondo diversi studiosi, Palazzeschi crea un riferimento alla mitologia greca. Le tre [[w:Parche|Parche]] sono le donne che fanno scorrere il filo della vita: una fila, un'altra avvolge il filato, quella al centro assiste alla scena per poi intervenire tagliando il filo: è questo il momento della morte, che presumibiulmente è il tema del componimento ''[[Poesie (Palazzeschi)/Ara Mara Amara|Ara Mara Amara]]''.