Economia aziendale per le superiori/Aziende di erogazione, azienda dello Stato ed enti locali: differenze tra le versioni

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'''3. La gestione delle aziende di erogazione'''
 
Con il termine ''gestione'' si intende il complesso di operazioni volte al raggiungimento dello scopo per cui un'azienda in genere è stata creata. Nel caso specifico delle aziende di erogazione, la gestione mira alla raccolta dei mezzi ed al loro utilizzo per il raggiungento dei fini preposti, che sono il soddisfacimento dei bisogni.
 
Per ragioni, sia pratiche che giuridiche, la gestione di una azienda viene divisa in esercizi, ciascuno della durata di un anno, e coincidenti con l'anno solare.
 
Nelle aziende pubbliche, gli esercizi sono denominati ''esercizi finanziari'' a sottolineare l'importanza rivestita dall'aspetto finanziario della gestione.
 
 
'''4. Gli aspetti finanziari della gestione delle aziende di erogazione'''
 
La gestione comporta lo svolgimento di una serie di operazioni che interessano i flussi monetari in entrata (riscossione) ed in uscita (pagamenti).
 
Naturalmente ogni flusso in entrata deve essere preceduto a monte dal diritto in capo all'azienda a riscuotere, così come a monte di un'uscita deve sorgere l'obbligo di pagare.
 
Nelle aziende pubbliche, sulla base di quanto detto sopra, si distinguono, relativamente ai flussi monetari in entrata ed in uscita, più fasi, legate soprattutto al fatto che nelle aziende pubbliche la gestione deve essere preceduta dal bilancio di previsione.
 
Per quanto concerne le entrate, si possono distinguere le seguenti fasi:
 
a) la ''previsione'': il bilancio di previsione determina l'ammontare presunto dell'entrata.
 
b) l' ''accertamento'': il momento in cui sorge in capo all'azienda il diritto a riscuotere, da un determinato soggetto, un determinato importo per un determinato motivo.
 
c) l' ''autorizzazione a riscuotere'': si tratta di un atto interno alla struttura aziendale, il cui scopo è soprattutto quello di controllare i flussi monetari negli uffici incaricati alle riscossioni, come ad esempio la Tesoreria. Il documento che ordina al tesoriere di introitare l'entrata è chiamato ordine di riscossione.
 
d)la ''riscossione'': l'introitamento della somma, e la conseguente estinzione del credito.
 
e) il ''versamento'': è la fase che si ritrova in talune aziende, dove la riscossione materiale del credito non viene effettuata dall'ente in maniera diretta, ma è affidata ad un soggetto esterno, il quale, una volta riscossa la somma, provvede al suo versamento nelle casse dell'ente. E' il caso, ad esempio, dei comuni che affidano a dei concessionari la riscossione delle tasse relative alla raccolta dei rifiuti urbani.
 
 
Per quanto riguarda invece le uscite, le fasi sono:
 
a) la ''previsione'': il bilancio di previsione quantifica l'importo presunto delle spese che si sosterranno nel corso dell'esercizio finanziario.
 
b) l'''impegno'': si ha nel momento in cui sorge, per l'azienda, l'obbligo giuridico di pagare una determinata somma ad un determinato soggetto.
 
c) la ''liquidazione'': questa fase, molto spesso, coincide con quella dell'impegno; ne è separata nel caso in cui, al momento dell'impegno, non è possibile determinare con precisione l'importo o il creditore. Questo può essere la situazione, ad esempio, che si verifica al momento di indire un bando di gara d'appalto, in quanto fino al completo espletamento delle procedure concorsuali non è possibile stabilire chi è il vincitore, cioè il creditore, nè la somma esatta, che deriva dall'offerta presentata.
 
d) l' ''ordinazione'': l'atto interno di segno opposto all'autorizzazione a riscuotere vista per le entrate. Il documento è chiamato ordinativo o mandato di pagamento.
 
e) il ''pagamento'': è l'esborso materiale della somam con la conseguente estinzione, per l'azienda, dell'obbligo giuridico di pagare.
 
 
Le fasi dell'entrata e dell'uscita, sono state descritte sopra come separate e distinte; molto spesso alcune fasi avvengono simultaneamente, come è stato accennato per la fase dell'impegno e quella della liquidazione.