Insubre/Nomi alterati: differenze tra le versioni

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I nomi alterati, accrescitivi, diminutivi, vezzeggiativi e spregiativi, sono sempre tronchi a causa dei loro suffissi. I suffissi si aggiungono non al nome in sè, ma alla radice, eliminando quindi le desinenze (quali la ''-a'' del femminile) e le vocali eufoniche (derivanti dallo ''schwa''), recuperando le lettere scomparse (quali ''r'', ''l'', ''d'' dopo vocali lunghe), subendo apofonie date dallo spostamento dell'accento (ad esempio, ''oeu'' ed ''o'' /o/, perdendo l'accento diventano ''o'' /u/).
 
Vengono qui elencati i suffissi maschili più frequenti. Per formare il femminile (non si può fare con il suffisso ''-oeu'', eccetto che con la rarissima forma ''-oeula''), si aggiunge normalmente la ''-a''. Talvolta però anche sostantivi originariamente femminili utilizzano alterati maschili.
 
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