Poesie (Palazzeschi)/La croce: differenze tra le versioni

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La croce è un simbolo dai diversi significati, e viene usato qui come segno deliberatamente opaco in una poesia che si distingue per la delicatezza della composizione.
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Come altri autori vicini al Crepuscolarismo, per Palazzeschi il simbolo non viene più utilizzato come rappresentante di entità astratte ed a noi superiori (salvezza, cristianità, valori). Viene ripreso dalle correnti letterarie precedenti per essere svoutato di parte del suo significato e poi completamente reinterpretato. Il simbolo è riconducibile tanto alla cristianità della gente che passa (segno della croce), tanto alla morte (il cui giorno viene indicato sul legno). È legato tanto al legno (rima, identità tra l'oggetto ed il suo matariale), quanto alle strade percorse dalle persone che si incrociano (''crocicchio'').
 
Il tono di fondo è intimo ma profondamente malinconico. La reticenza di fondo del Palazzeschi rende la scena misteriosa e cupa. Anche il colore delle immagini, essenzialmente in bianco e nero, fa trasparire i dubbi esistenziali di un giovane poeta in conflitto con la società, turbato e, come avrebbe spiegato più tardi, quasi disperato. È questo uno dei componimenti con i quali Palazzeschi sostenne di aver creato una ''poesia malata''.
 
==Collegamenti esterni, testo==