Poesie (Palazzeschi)/Habel Nasshab: differenze tra le versioni

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* '''Raccolta originale''': ''Poemi''
* '''Metro''': [[w:Verso libero|Verso libero]] per la prima strofa, utilizzata anche come ritornello. Altrimenti, uso del [[w:Trisillabo|trisillabo]], [[w:Senario|senario]] e delle loro misure multiple come nei poemi d'esordio.
 
La poesia, che si scosta da altre più vecchie per uno spiccato dinamismo temporale, testimonia insieme ad altre la rinuncia di Palazzeschi all'uso incondizionato del rigido schema [[w:trisillabo (metro)|trisillabico]] per inauguare, insieme ad altre poesie della raccolta, una stagione in cui il poeta pratica il [[w:verso libero|verso libero]] (anche se in questo componimento il metro libero si limita all'inizio della poesia: partire dal terzo verso, ritorna lo schema ternario tipico del priodo [[w:crepuscolarismo|crepuscolare]]).
 
Dopo la descrizione del personaggio, si nota come l'''io'' poetico decide di staccarsi da Habel, che viene comunque indicato come importante figura di riferimento, come persona amata. In seguito, il dolore di Habel convince l'io a cambiare idea e a restare. La lente, figura importante della produzione dell'artista fiorentino, consente all'io poetico di scrutare nell'anima della figura che si trova di fronte a lui.
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* Habel il ''bello:'' È possibile, forse più plausibile, vedere Habel come oggetto dell’erotismo omosessuale. In questi anni (1908), Palazzeschi aveva scritto anche un breve romanzo: '': riflessi - romanzo liberty'', in cui il protagonista, il principe Valentino, aveva una ''macchia che nessuna acqua può lavare''. Dopo la morte dello scrittore toscano, avvenuta appena nel 1974, pubblicazioni più recenti come quella di De Angelis (1996) e Adamo (2003) hanno del resto ricordato l'importanza del tema dell’omosessualità nella produzione di Palazzeschi.
 
La poesia, che si scosta da altre più vecchie per uno spiccato dinamismo temporale, testimonia insieme ad altre la rinuncia di Palazzeschi all'uso incondizionato del rigido schema [[w:trisillabo (metro)|trisillabico]] per inauguare, insieme ad altre poesie della raccolta, una stagione in cui il poeta pratica il [[w:verso libero|verso libero]] (anche se in questo componimento il metro libero si limita all'inizio della poesia: partire dal terzo verso, ritorna lo schema ternario tipico del priodoperiodo [[w:crepuscolarismo|crepuscolare]]).
 
==Collegamenti esterni, testo==