Poesie (Palazzeschi)/La fontana malata: differenze tra le versioni

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Pubblicata nella raccolta ''Poemi'', questa poesia è legata da una trama ad altre come ''[[Poesie (Palazzeschi)/Habel Nasshab|Habel Nasshab]]''. Insieme ad Habel ed all'anziana Vittoria, la scoperta del mondo fantastico di una villa dà adito a scene allegre come questa, dove si descrive il gocciolare di un rubinetto o di una fontana.
 
È palese, rispetto alle poesie degli anni precedenti, il cambiamento di tono, uiqui molto più euforico. Viene in qualche modo anche suscitata la curiosità del lettore.
 
Un effetto per certi versi comico è dato dall'uso sistematico del trisillabo e dalla rinuncia totale a misure maggiori come il senario ed il novenario. Data la brevità dei versi, la poesia finiva, nella pubblicazioni originali, per occupare quattro o cinque pagine.
Pare che sia stato, questo, un espediente parodico per scherzare sulla poesia del D'Annunzio. Vengono scomodate, nella trafila di versi brevissimi, ancheperfino le figure di ''Madonna'' e ''Gesù'' (anche la parola ''Gesù'', che si compone di due sillabe, conta come trisillabo dato che è accentata sull'ultima sillaba). Data la brevità dei versi, la poesia finiva, nella pubblicazioni originali, per occupare quattro o cinque pagine.
 
Altri effetti umoristici sono dati dalla personificazione della fontana, che tossisce, e che potrebbe addirittura ''morire''. Apostrofata, essa sta ascoltando il poeta (a differenza di figure viventi come quelle di Vittoria ed Habel che, chiamate, sembrano non accorreresentire nemmeno).
 
Gli effetti onomatopeici ''Clof, clop, cloch, cloffete, cloppete'' rinforzano e confermano la natura scherzosa del componimento.