Poesie (Palazzeschi)/Habel Nasshab: differenze tra le versioni

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Si tratta di un componimento della raccolta ''Poemi''. Legata ad altre poesie da una trama (vedi ''La fontana malata''), descrive la storia di tre figure (Aldo, Nasshab e Vittoria), che insieme decidono di andare a vivere in una villa diroccata. Il componimento descrive una figura sbarazzina ed enigmatica chiamata Habel (''Nassab'' o ''Nasshab'', a seconda delle edizioni).
 
A differenza delle poesie della raccolta ''Cavalli Bianchi'', si nota in questaLa poesia un chiaro sviluppo cronologico. Il componimento desrcive una figura sbarazzina ed enigmatica chiamata Habel (''Nassab'' o ''Nasshab'', ache secondasi dellescosta edizioni).da Laaltre poesia,più caratterizzatavecchie daper uno spiccato dinamismo temporale, testimonia la liberazione di Palazzeschi dal rigido schema trisillabico, per inauguare, insieme ad altre poesie della raccolta, una stagione in cui il poeta pratica il verso libero, anche se in questo componimento il verso libero si limita all'inizio della poesia. A partire dal terzo verso, ritorna lo schema ternario tipico della letteratura crepuscolare.
 
Dopo la descrizione del personaggio, si descrive come l'io poetico decide di staccarsi da Habel, che viene comunque indicato come importante figura di riferimento, come persona amata. In seguito, il dolore di Habel convince l'''io'' a cambiare idea e a restare. VengonoLa dilente, solitofigura proposteimportante duedella lettureproduzione deldell'artista componimentofiorentino, nonconsente necessariamenteall'io inconciliabilipoetico tradi scrutare nell'anima della figura che si trova di lorofronte a lui.
 
Vengono di solito proposte due letture del componimento, non necessariamente inconciliabili tra di loro.
La lente, figura importante della produzione dell'artista fiorentino, consente all'io poetico di scrutare nell'anima della figura che si trova di fronte a lui.
 
==Habel il fratello, Habel l'altro==