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{{Interprogetto|s=Poesie (Porta)/46 - Sissignor, sur Marches, lu l'è marches|etichetta=Sissignor, sur Marches, lu l'è marches - Carlo Porta}}▼
==Sissignor, sur Marches, lu l'è marches - Carlo Porta==
▲{{Interprogetto|s=Poesie (Porta)/46 - Sissignor, sur Marches, lu l'è marches|etichetta=
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Sissignor, sur<ref>Forma antiquata, in uso presso il Porta, del moderno ''scior'', "signore".</ref> Marches, lu<ref>Notiamo l'uso della terza persona di cortesia, con distinzione di genere.</ref> l'è marches,
e mì sont el sur Carlo Milanes,
▲* ''marchesazz, marcheson, marchesonon'': Qui il Porta ci mostra molti aggettivi alterati, tutti in senso dispregiativo. La desinenza -azz è antiquata per -asc, mentre -onon è formata dalla desinenza -on ripetuta.
▲* ''bott lì'': Questo inciso ci mostra una caratteristica del parlare milanese: l'utilizzo di onomatopee esclamative con funzione non solo riproduttiva ma anche narrativa ed enfatica.
e mì, magher e biott<ref>Altra dittologia.</ref>, per famm sti<ref>Aggettivo dimostrativo ''questi'' troncato.</ref> spes
boeugna<ref>Forma contratta, molto frequente, di ''besoeugna''.</ref> che menna<ref>Forma antiquata di congiuntivo, con la desinenza ''-a'' anziché ''-i'', creata più recentemente per assimilazione con l'indicativo presente.</ref> tutt el dì el fetton<ref>Fraseologia per intendere il lavorare pesantemente. Presenta inoltre il termine ''fetton'' per indicare metaforicamente il sedere.</ref>.
Lu senza savè scriv né savè legg
el god salamelecch, carezz, cortegg;
▲* ''ven'' Viene utilizzato questo verbo di modo in senso metaforico come sostituzione di essere o apparire.
▲* ''grattandes con sò comod i mincion'': Fraseologia triviale che indica l'ozio. Tale linguaggio è spesso utilizzato per alzare i toni alla violenza o per abbassarli alla semplicità. In questo caso ha il ruolo di un aspro attacco verbale (contro la nobiltà ignorante e altezzosa del tempo).
sui palpee<ref>Letteralmente ''i/le palpabili'', cioè le natiche. ''Stà sù sui palpee'' significa quindi stare con la schiena eretta.</ref> tutt el dì, gh'hoo nanch<ref>Si può dire anche ''nanca'' (o rustico ''gnanca''); molti altri avverbi hanno una forma piana ed una tronca, come ''foeu''-''foeura''.</ref> l'onor
</poem>
<references/>
▲*''direv'': Forma antiquata del condizionale diserìa.}}
▲* ''destinon porch'': Notiamo, oltre all'accrescitivo, l'uso di porch, molto frequente nelle imprecazioni.
▲* ''asnon'': Qui l'applicazione della desinenza richiede la caduta dello schwa eufonico (asen).}}
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