Disturbi mentali/Disturbi del tono dell'umore/Fattori di vulnerabilità: differenze tra le versioni
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==eredità==
Sembra che non si erediti una malattia ma una condizione di maggiore suscettibilità. Al momento non risulta essere stata prodotta una spiegazione definitiva. La cultura psicodinamica, quella fenomenologico-esistenziale, la psicoterapia dialettica e in genere le terapie a orientamento psicologico prediligono una spiegazione della genesi del disturbo che individua cause di natura psicologica, nell'ovvia considerazione che il fattore psicologico altera i dati neuroendocrini e nel tempo anche quelli neuroanatomici. La spiegazione biologica privilegia invece spiegazioni che individuano in primis cause di tipo organico.
Aspetti neurochimici e farmacologici: *La serotonina, fondamentale nella regolazione del tono dell'umore, controlla molte altre funzioni come l'appetito, il desiderio sessuale, la socialità. Per questo il sistema serotoninergico è considerato centrale nella patologia dell'umore. *Altra ipotesi biochimica riguarda il neuropeptide Y (grossa proteina che si trova nel S.N.) dotato di azione neurotrasmissiva che interviene nella regolazione dei ritmi circadiani a livello ipotalamico e che sarebbe distribuito, in base alle caratteristiche genetiche, in maniera diversa tra soggetti depressi e normali.
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