Glossario di filosofia: differenze tra le versioni
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==== Categorie e concetti ====
Per Aristotele le categorie sono le caratteristiche fondamentali e strutturali
==== Evidenza ====
==== Fede e intelletto ====
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RAGIONE E FEDE
Il rapporto tra ragione e fede è sintetizzato da una duplice formula, Crede ''ut intelligas'' e ''intellige ut credas'' (credi per capire e capisci per credere).
In questa affermazione è racchiuso lo stretto legame che Agostino fa intercorrere fra ragione e fede. Infatti, attraverso ciò, Agostino interpretò la ragione propria
Invece per Tommaso la ricerca filosofica è a supporto della fede, ma allo stesso tempo è autonoma, e quando entra in contrasto con essa significa che in qualche punto della propria dimostrazione si sta errando, per questo la fede, in Tommaso, è
==== Intelletto ====
Aristotele nel De Anima considera
S.Tommaso, rielaborando
==== Finalismo ====
Al contrario del meccanicismo, il finalismo prevede la presenza di tale predeterminazione, a cui il reale tende secondo un ordine divino.▼
==== Giudizio ====
Per
==== ''Idola'' bacconiani ====
Francis
Gli idola della tribù, sono propri della specie umana, infatti,
Gli idoli della spelonca trovano espressione nella struttura soggettiva di ognuno di noi. Ogni uomo vive in un mondo proprio e non tende come, afferma Eraclito, alla ricerca della legge universale.
Gli idoli del foro sono errori del linguaggio, provocati dalla scambio di opinioni tra gli individui. Da questi errori nascono innumerevoli controversie e fraintendimenti.
Gli idoli del teatro sono condizionamenti che derivano dalle ideologie, dai sistemi di pensiero: teorie e dottrine.
Solo superando tutti questi ostacoli possiamo incamminarci verso la ricerca scientifica.
Secondo BACON la ricerca filosofica non deve incorrere né
==== Logica ====
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La logica ha come oggetto lo studio dei discorsi. La logica, in quanto canone di verità, veniva intesa dagli Stoici come dialettica, ossia la scienza che attribuisce un valore di verità e o falsità ad un discorso. I ragionamenti puramente formali , i sofismi , i paradossi erano intesi come discorsi né veri, né falsi. Inoltre, questi filosofi definivano vero tutto ciò che poteva essere percepito attraverso i sensi o che risultasse evidente.
==== Meccanicismo
Per meccanicismo si intende la concezione secondo cui il reale è mosso da cause regolate da criteri quantitativi e matematici, senza un fine predeterminato.
▲Al contrario il finalismo prevede la presenza di tale predeterminazione, a cui il reale tende secondo un ordine divino.
Cartesio propone un meccanicismo interpretabile secondo le leggi del moto, definite dalla statica e dalla dinamica. Ovvero la realtà materiale definita da estensione e movimento.
==== Monade ====
La percezione e
Paragrafo 29
==== ''Res cogitans''====
Cartesio nella sua ricerca filosofica, parte da un primo principio intuitivo che è alla base della sua ricerca filosofica:
▲Paragrafo 29 “La monadologia”: “…Ci distingue invece dagli animali la conoscenza delle verità necessarie ed eterne la quale ci fa avere la ragione e la scienza, elevandoci alla conoscenza di noi stessi e di Dio. E’ quel che si chiama in noi Anima ragionevole o spirito….
Infatti il mondo, secondo il filosofo, è composto da due tipi di sostanze (vd. Metafisica dualistica): la materia e il pensiero
==== ''Res
Cartesio studia la sostanza corporea, questa corrisponde alla materia, è spaziale, inconsapevole e meccanicamente determinata dalle sostanze pensate. Le sue proprietà si dividono in soggettive e oggettive, secondo una concezione già proposta da Democrito e Galileo. Secondo Cartesio le proprietà soggettive sono quelle percepibili attraverso i sensi;
▲Cartesio nella sua ricerca filosofica, parte da un primo principio intuitivo che è alla base della sua ricerca filosofica: COGITO ERGO SUM, la dimensione della soggettività è nell’atto stesso del pensare. Dall’esercizio del dubbio giunge ad un’ unica certezza: di essere una sostanza pensante, cioè una RES COGITANS (Aggancio onto-metafisico).
Per questa caratteristica la materia viene definita
▲Infatti il mondo, secondo il filosofo, è composto da due tipi di sostanze (vd. Metafisica dualistica): la materia e il pensiero RES EXTENSA e RES COGITANS.
▲Quest’ultima è una sostanza inestesa, consapevole di se stessa, libera e non ha la dimensione materiale e spaziale. Essa costituisce nell’ uomo l’ IO individuale, la personalità in quanto ragione, spirito e intelletto.
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Le rappresentazioni sono impressioni, stimoli provenienti dalla sensibilità e vengono indicate simbolicamente con la
▲Cartesio studia la sostanza corporea, questa corrisponde alla materia, è spaziale, inconsapevole e meccanicamente determinata dalle sostanze pensate. Le sue proprietà si dividono in soggettive e oggettive, secondo una concezione già proposta da Democrito e Galileo. Secondo Cartesio le proprietà soggettive sono quelle percepibili attraverso i sensi; l’unica proprietà oggettiva è l’estensione spaziale che è flessibile e mutevole ed è l’unico attributo senza il quale i corpi non sarebbero tali.
▲Per questa caratteristica la materia viene definita RES EXTENSA. La memoria e l’immaginazione concorrono a concepire, in chiave intelligibile, i corpi.
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▲Le rappresentazioni sono impressioni, stimoli provenienti dalla sensibilità e vengono indicate simbolicamente con la “mano aperta”. Le rappresentazioni catalettiche invece costituiscono il primo criterio di verità per la loro evidenza oggettiva, non contraddittoria e vengono simbolicamente indicate con la “mano chiusa”. Gli Stoici le interpretano con l’atto dell’intelletto che “abbraccia” l’oggetto e lo comprende.
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Il tempo è una rappresentazione necessaria che sta alla base delle intuizioni.
▲Nell’Estetica trascendentale (scienza di tutti i principi a priori della sensibilità), le strutture trascendentali, intuizioni pure, del soggetto che permettono di sintetizzare le impressioni sono lo spazio e il tempo. Non sono concetti empirici, ma strutture necessarie a priori che servono a sintetizzare la nostra conoscenza sensibile intorno ai fenomeni. Lo spazio non è una priorità dei corpi ma è la condizione soggettiva per la quale sono possibili le intuizioni esterne. E’ quindi una forma pura, a priori che accompagna e sta a fondamento del senso esterno.
▲Il tempo è una rappresentazione necessaria che sta alla base delle intuizioni. E’ forma pura dell’intuizione sensibile, la condizione formale a priori di tutti i fenomeni.
==== Trascendentale ====
In età scolastica il termine trascendentale rimanda alle proprietà
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