Blender/Installazione: differenze tra le versioni

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==Download e installazione della distribuzione binaria==
 
Le distribuzioni binarie sono fornite per 6 principali famiglie di sistemi operativi:
 
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Il Rendering è compiuto dal motore di rendering di Blender nella memoria principale tramite la CPU principale della propria macchina, perciò una scheda grafica non supportata non avrà impatto se si utilizza la macchina solo per il rendering (come avverrebbe nel caso di una rendering farm).
 
==CostruirePython, unail strutturaLinguaggio di cartelleScripting==
Il [http://www.python.org Python] è un linguaggio di scripting a scopo generale, ed è presente un'interfaccia speciale per accedere a tutte le funzioni interne di Blender da quel linguaggio. Normalmente la versione raccomandata di Python è inclusa e installata con la distribuzione, tuttavia la si potrebbe anche scaricare e installare separatamente direttamente dal [http://www.python.org sito di Python]. Molte funzioni di Blender non dipendono da Python; un'eccezione notevole è il menù Help che apre un browser web puntato verso una locazione specifica. Il testo di Help non è incluso, e i manuali utente wiki o pdf più aggiornati vanno scaricati dal web.
 
==Costruire una struttura di cartelle==
Se si è nuovi nell'installazione di Blender sul proprio PC, si potrebbe voler rimanere organizzati, dato che accumulerete presto molti modelli, texture, immagini, file <code>.blend</code>, file <code>.zip</code>, script, ecc. Il mischiarli tutti quanti in una sola cartella porta a confusione, perciò è consigliabile spendere alcuni momenti creando un po' di cartelle per tenere organizzato il materiale. La seguente è una raccomandazione basata sull'esperienza di un po' di anni. Ci sono anche strumenti gratuiti per aiutare a gestire progetti più grandi (cioè CVS), ma essi sono al di là delle possibbilità di questo documento.
 
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*''Script in Python'': Blender usa un linguaggio di scripting Python per estendere le sue funzionalità. Ci sono dozzine di questi script che possono essere caricati da Blender. Quando li trovate, salvateli in una cartella <code>/Blender/script/</code>, insieme a qualsiasi comando batch scritto per creare backup, ecc.
*''Utilità'': Blender si è evoluto al punto da poter essere integrato da programmi completi che creano cose meravigliose. Tenete le vostre utilità MakeHuman e WorldForge (per esempio) in <code>/Blender/util/</code>.
*''Semplicemente fallo!'': Così adesso TU hai bisogno di un po' di spazio tutto tuo. Crea le cartelle <code>/Blender/play/</code> e <code>/Blender/work/</code> per tenere file con cui giocherelli, e, per quando avrai addirittura un progetto significativo su cui lavorare, un file di lavoro. Supponendo che io abbia usato Blender per creare una pubblicità, un documentario sul Niger e un manifesto (#6,796,205), possiederei una sottocartella sotto <code>/Blender/work</code> per ognuno di questi progetti. La cartella <code>/Blender/work/</code> ha una sottocartella per ogni progetto, e, sotto di essa, un set di cartelle <code>/tex</code>, <code>/pic</code>, <code>/render</code> e <code>/wav</code> per tenere rispettivamente textures, immagini, prodotti del rendering e file di suono. I vari file veri e propri sono tenuti nella cartella <code>/work/xxx/</code>, dove in <code>xxx</code> c'è il nome breve del progetto.Un’organizzazione approssimativa di esempio della cartella <code>/Blender/play/</code> può essere il porre al suo interno le sottocartelle <code>Yafray</code>, <code>anim</code> (animazione), <code>LightLighting</code> e altre; essenzialmente un mucchio di robaccia in cui frugare quando si ricorda di aver fatto qualcosa tipo <inserire il problema corrente>, ma non riesco a ricordare come farlo di nuovo.
 
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