Elementi di Euclide/Libro I-Postulati: differenze tra le versioni

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Riga 25:
In fondo è un po' paradossale: vogliamo costruire una retta ma dobbiamo servirci di una retta già fatta. E quella che c'è già come è stata costruita?
 
I muratori hanno un bel trucco (che Tartaglia conosceva) per aggirare i problemi posti dalla riga: quello di intingere uno spago nel colore, tenderlo bene lungo un muro e tirarlo come fosse la corda di un arco in modo che, tornando al suo posto dopo essere stato mollato, lo spago tracci sul muro una bella linea retta. Il metodo è interessante ma neanch'esso on può essere considerato esente da imperfezioni.
 
Per fortuna, alla limitatezza dei nostri mezzi possiamo opporre la purezza del nostro pensiero che può immaginare una linea perfettamente dritta che corre da un punto all'altro.
 
Potente il nostro pensiero: corregge e completa idealmente il disegno finché, ''voilà'', per i due Punti passa effettivamente una Linea Retta!
 
Inoltre, libero com'è dal tabù dei greci circa l'idea di infinito attuale, il nostro pensiero moderno può anche immaginare che la retta superi i due Punti in entrambe le direzioni e che prosegua oltre senza fermarsi mai.