Fisica classica/Leggi dell'ottica geometrica: differenze tra le versioni

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Usiamo il teorema di Fermat per derivare le leggi della rifrazione.
 
Quando un raggio di luce attraversattraversa la superficie di separazione tra due mezzi diversi trasparenti con velocità della luce
c<sub>1</sub> e c<sub>2</sub>. Cioè studiamo la rifrazione come mostrato nella figura a fianco. Come per le leggi della riflessione, supponiamo che la separazione tra i due mezzi sia piana.
 
Indichiamo con (x_A,y_A,0)\, (x_B,y_B,0)\ le coordinate dei punti A e B. Scegliamo il piano x,y passante per i punti A e B (per questo la terza coordinata è nulla). Scegliamo inoltre l'asse delle y passante per il punto di incidenza (x,0,z) da determinare. Il tempo totale impiegato dal raggio per andare dal punto A e B sarà:
 
:<math>t=\frac {\sqrt{(x-x_A)^2+y_A^2+z^2}}{c_1}+\frac {\sqrt{(x-x_B)^2+y_B^2+z^2}}{c_2}\ </math>
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Se deriviamo la derivata rispetto a z di tale equazione e la poniamo eguale a zero (troviamo lo z per cui la funzione ha un minimo, che sia un minimo davvero lo rivela la derivata seconda). Il valore della derivata prima posta eguale a 0:
 
:<math>-z\left( \frac 1{c_1\sqrt{(x-x_A)^2+y_A^2+z^2}}+\frac 1{c_2\sqrt{(x-x_B)^2+y_B^2+z^2}}\right) =0\ </math>
 
Essendo il termine dentro parentesi sempre maggiore di 0, la somma degli inversi di due distanze, occorre che z=0.