Fisica classica/La luce: differenze tra le versioni

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Come già detto la sensibilità dell'occhio umano è ben adattata alla radiazione emessa dal sole.
 
L'ottica si occupa della parte dello spettro visibile. Di tutte le branche dell'elettromgnetismoelettromagnetismo l'ottica è quella più sviluppata.
 
Il fatto che la lunghezza d'onda della luce sia molto piccola rispetto in genere alle dimensioni degli oggetti che incontra e degli strumenti usati per il suo studio permette di fare delle notevoli semplificazione per la sua propagazione nei mezzi materiali. Tale approssimazione va sotto il nome di ottica geoemetrica. Il raggio, cioè la linea tracciata nella direzione in cui viaggia la luce, rappresenta l'elemento essenziale di tale trattazione. L'ottica geometrica permette di studiare la propagazione della luce indipendentemente dalla ipotesi della natura della luce stessa.
 
Quando non si può trascurare il carattere ondulatorio delledella ondeluce si utilizza un formalismo più generale basato sul caratteresulle
onulatorio[[Fisica_classica/Onde_elettromagnetiche|equazioni delledi ondeMaxwell]] stessein dettequesto caso si parla di ottica ondulatoria.
 
Infine se non è trascurabile il carattere quantistico delle onde si parla di ottica quantistica, che è la teoria più generale che comprende come caso particolare gli altri.