Boris Pasternak e gli scrittori israeliani/Parte I: differenze tra le versioni
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Il 7 novembre 1958 uno dei maggiori quotidiani israeliani, ''[[w:Maariv|Maariv]]'', pubblicò un articolo di [[:en:w:Tommy Lapid|Yosef (Tommy) Lapid]], intitolato "The Tragedy of Man and Literature. Israeli Writers about the Pasternak Affair (La tragedia dell'uomo e della letteratura. Gli scrittori israeliani sull'Affare Pasternak)" consistente in una serie di interviste (ristampate con variazioni nel quotidiano ''Heruth'' il 18 novembre). Il termine "tragedia" nel titolo, che sembra profetico ma difficilmente appropriato in quel momento, potrebbe essere un'eco delle idee di ''Živago'', piuttosto che la condizione di Pasternak. Yosef Lapid (1931-2008), giornalista e futuro fondatore del partito [[:en:w:Shinui|Shinui]]; membro del [[w:Knesset|Knesset]] (1999-2006); e ministro del governo israeliano (2003-2006), raggruppa diversi importanti scrittori israeliani di sinistra e destra (secondo la mappa politica israeliana) e riporta le loro opinioni, rilevando tuttavia che non hanno ancora letto ''Živago''. I sinistrorsi, [[w:Avraham Shlonsky|Avraham Shlonsky]], [[w:Lea Goldberg|Lea Goldberg]] e [[w:Moshe Shamir|Moshe Shamir]] si rifiutarono di parlare (il saggio di Shamir è discusso di seguito). Il famoso poeta, [[:en:w:Alexander Penn|Alexander Penn]] (1906-1972), conosceva personalmente Pasternak ed era stato significativamente influenzato dalla sua poesia.<ref>Lapidus, ''Russkie vliyaniya na ivritskuyu literaturu'', 226, 248.</ref> Risponde al giornalista con ostentata indifferenza, accusando lui e i suoi colleghi di non essersi preoccupati prima della situazione di Pasternak. [[:en:w:Avigdor Hameiri|Avigdor Hameiri]] (1890-1970), scrittore, poeta, traduttore, drammaturgo ed editore, vede Pasternak come unico erede di [[w:Aleksandr Sergeevič Puškin|Puškin]]; e come "il poeta della verità che non ha rinunciato al suo credo ma ha liberato la sua arte"; e come "un santo, perché non ha temuto di farlo".<ref>Lapid, "Tragediia shel adam ve-sifrut."</ref> [[w:Max Brod|Max Brod]] (1984-1968) elogia Pasternak il poeta come uno dei più grandi scrittori del mondo. Yizhar Smilansky (S. Yizhar, 1916-2006), uno dei migliori scrittori in ebraico del XX secolo, afferma che "l'Affare Pasternak è scandaloso, e il suo destino di scrittore e uomo suscita simpatia e compassione. L'unico punto importante qui è la libertà di un intellettuale di parlare; a qualcuno può piacere e ad altri no." E aggiunge: "Non c'è dubbio che questa vicenda includa anche il '''punto ebraico''', ma a questo proposito il quadro non è ancora chiaro".<ref>''Ibid.''</ref>
Il breve articolo termina con le parole brusche ma significative di colui che è forse il più grande poeta ebraico moderno, [[:en:w:Uri Zvi Greenberg|Uri Zvi Grinberg]] (1896-1981), che deve aver rappresentato l'ala politica di destra, secondo il
[[File:Natan Alterman.jpg|250px|right|thumb|Il poeta israeliano [[:en:w:Nathan Alterman|Nathan Alterman]], ca. 1952]]
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