Storia della filosofia/Riforma e Controriforma: differenze tra le versioni

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[[File:Luther1.jpg|thumb|verticale|left|''De captivitate Babylonica ecclesiae'', frontespizio del 1520]]
 
Nonostante la condanna da parte di Roma, l'anno 1520 rappresentò il culmine della produttività letteraria di Lutero. I tre cosiddetti "Scritti principali della Riforma" composti in quell'anno furono legati dal tema della libertà e rappresentarono "le chiavi di volta della Riforma protestante".<ref>{{cita libro|autore=Lucia Felici|titolo=La riforma protestante nell'Europa del Cinquecento|città=Roma|editore=Carocci|anno=2016|isbn=978-88-430-8462-3|sbn=IT\ICCU\PBE\0087352|p. 57}}</ref><ref>{{cita libro|autore=Volker Leppin|titolo=Martin Luther|anno=2017|editore=Von Zabern|edizione=3|città=Magonza|isbn=978-3805350693|sbn=IT\ICCU\UBO\4260063|p. 154}}</ref><ref name=Schorn-Schütt34>{{cita libro|autore=Luise Schorn-Schütte|titolo=La riforma protestante|editore=Il mulino|anno=1998|città=Bologna|sbn=IT\ICCU\VEA\0101267|isbn=88-15-06234-3|p. 34}}</ref> Intanto, dopo l'elezione di Carlo V a imperatore, il processo a Roma era ripreso e Lutero attendeva la condanna come eretico. In questo contesto, scrisse una pubblicazione di grande successo: ''Alla nobiltà cristiana della nazione tedesca''. In quest'opera invitò le autorità secolari a prendere sotto la loro protezione la riforma della Chiesa in considerazione della sua incapacità di riforma dall'interno. Presentò anche un programma di riforma socio-politicasociopolitica che prevedeva l'istruzione statale, il sostegno ai poveri e l'abolizione del celibato e dello Stato pontificio. Nella sua opera formulò anche la dottrina del sacerdozio universale di tutti i battezzati, con la quale intendeva superare la tradizionale distinzione tra ecclesiastici e laici.<ref>{{cita libro|autore=Reinhard Schwarz|titolo=Luther, Martin I: Leben und Schriften|opera=Religion in Geschichte und Gegenwart|edizione=4|anno=2003|città=Tubinga|p. 562}}</ref> Lutero respinse l'affermazione secondo cui solo il magistero papale fosse autorizzato a interpretare le Sacre Scritture in modo vincolante; inoltre, ha alimentato i sentimenti nazionali dichiarando che i tedeschi dovevano soffrire più di qualsiasi altra nazione. Questo venne inteso, soprattutto tra alcuni esponenti della nobiltà, come un invito a creare una Chiesa nazionale tedesca.<ref>{{cita libro|autore=Volker Leppin|titolo=Martin Luther|anno=2017|editore=Von Zabern|edizione=3|città=Magonza|isbn=978-3805350693|sbn=IT\ICCU\UBO\4260063|p. 158}}</ref><ref>{{cita libro|autore=Lucia Felici|titolo=La riforma protestante nell'Europa del Cinquecento|città=Roma|editore=Carocci|anno=2016|isbn=978-88-430-8462-3|sbn=IT\ICCU\PBE\0087352|pp = 57-58}}</ref>
 
[[File:Von_der_Freiheit_eines_Christenmenschen.jpg|thumb|verticale|''Sulla libertà di un cristiano'', frontespizio, prima edizione tedesca del 1520]]