Storia della letteratura italiana/Romanticismo: differenze tra le versioni
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L'Europa della prima metà dell'Ottocento è però segnata da moti insurrezionali che porteranno, entro la fine del secolo, alla formazione di nuovi Stati indipendenti. Cruciale è il 1848, l'anno della cosiddetta "Primavera dei popoli", durante il quale varie insurrezioni esploderanno in tutto il continente, Italia compresa. Nella penisola il Congresso di Vienna aveva ristabilito la situazione in vigore fino al 1796, e il suo territorio era quindi suddiviso in vari Stati. Ben presto però ha inizio un processo di unificazione, destinato a cambiare l'assetto politico della penisola. Dopo i moti del 1820-1821 e quelli del 1830-1831, nel 1848 una serie di rivolte portano alla concessione di costituzioni da parte dei governanti del Regno delle Due Sicilie, del Granducato di Toscana e dello Stato della Chiesa. Queste costituzioni vengono presto ritirate, mentre rimane in vigore lo Statuto Albertino, promulgato il 4 marzo da Carlo Alberto di Savoia, re di Sardegna. Lo Statuto, dopo l'unità, diventerà la legge fondamentale del Regno d'Italia e rimarrà in vigore fino alla nascita della repubblica nel 1946.
Proprio il Piemonte sabaudo si fa promotore dell'unità d'Italia e sempre nel 1848 guida la prima guerra d'indipendenza contro gli austriaci, che si conclude con la sconfitta di Carlo Alberto nelle battaglie di Novara e Custoza e il ritorno allo ''status quo'' precedente il conflitto. A imporre una svolta al processo risorgimentale è l'ingresso sulla scena politica del conte Camillo Benso di Cavour, che nel novembre
== Romanticismo: definizioni e interpretazioni ==
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