Gli dèi della Grecia/Afrodite: differenze tra le versioni

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==Caratteristiche della potenza divina di Afrodite==
{{q|O Musa, dimmi le opere di Afrodite d'oro,<br>dea di Cipro, che infonde il dolce desiderio negli dei <br>e domina le stirpi degli uomini mortali,<br>e gli uccelli che volano nel cielo, e tutti gli animali,<br>quanti, innumerevoli, nutre la terra, e quanti il mare|''Inni omerici- Ad Afrodite'', V, 1-4. Traduzione di Filippo Càssola, Milano, Mondadori/Lorenzo Valla, 2006, pp.254-5|μοῦσά μοι ἔννεπε ἔργα πολυχρύσου Ἀφροδίτης, <br>Κύπριδος, ἥτε θεοῖσιν ἐπὶ γλυκὺν ἵμερον ὦρσε <br>καί τ᾽ ἐδαμάσσατο φῦλα καταθνητῶν ἀνθρώπων <br>οἰωνούς τε διιπετέας καὶ θηρία πάντα, <br>5ἠμὲν ὅσ᾽ ἤπειρος πολλὰ τρέφει ἠδ᾽ ὅσα πόντος |lingua=grc}}
La potenza divina<ref>Come ha acutamente evidenziato Jean-Pierre Vernant (cfr. Gabriella Pironti, ''Il "linguaggio" del politeismo in Grecia: mito e religione'' vol.6 della ''Grande Storia dell'antichità'' (a cura di Umberto Eco). Milano, Encyclomedia Publishers/RCS, 2011, pag.31.) gli dèi greci non sono persone con una propria identità, quanto piuttosto risultano essere "potenze" che agiscono assumendo poliedriche forme e segni non identificandosi mai completamente con tali manifestazioni. Queste potenze sono, come già ricordava Walter F. Otto in ''Gli dèi della Grecia'' (Adelphi, Milano 2004) "il motore del mondo". E André Motte aggiunge: {{q|Non cessano mai di muoversi e di agire al suo interno e condizionano l'esistenza umana attraverso l'ambiente naturale, i mezzi di sussistenza e tutti gli aspetti della vita sociale e politica. Ma agiscono anche all'interno degli uomini, nella loro intimità più profonda, quella che, per brevità, noi chiamiamo anima, sapendo bene, tuttavia, che può essere rischioso, usare questo concetto in relazione all'esperienza greca del divino|André Motte. ''Il mondo greco. Il sacro nella natura e nell'uomo: la percezione del divino nella Grecia antica'' in ''Le civiltà del Mediterraneo e il sacro'' (a cura di Julien Ries). ''Trattato di AntrolopologiaAntropologia del sacro'' vol.3. Milano, Jaca Book, 1992, pag. 250}}
</ref> di Afrodite è l'amplesso (γάμος), non solo quello "legittimo" perché «qualunque attività umana può assumere una dimensione sacrale; e l'amplesso è sacro in quanto vi si manifesta "la forza" (δύναμις) che congiunge l'elemento maschile con l'elemento femminile, impersonata da Afrodite»<ref>Filippo Càssola. ''Op.cit.'' p.228</ref>.