Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Francia-9: differenze tra le versioni

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Al termine di un durissimo periodo di sperimentazione con dimostratori e prototipi, con esplosioni di mine, fuoco delle armi di bordo, 50.000 km percorsi, il progetto è maturato grazie a questo concetto innovativo della 'qualificazione integrata', diverso e più complesso dei test svolti con i precedenti tipi di veicoli. Tra l'altro nel 2004-5 sono stati realizzati 5 prototipi veri e propri che hanno comportato la fine delle prove solo nel 2008, per procedere poi alla produzione sulle linee che prima producevano il Leclerc, carro che ha mestamente chiuso la sua attività produttiva nonostante le molte innovazioni apportate. I primi mezzi sono in distribuzione al 35° Reggimento di fanteria e poi al successivo 152° previsto nel 2010-11. L'addestramento, con tanto di simulatori, è da svolgersi a Canjuers e Montpellier, con tanto di simulatori di movimento. L'organico sarà di 62 mezzi per reggimento di cui 14 comando, 48 IFV, e 16 carri Leclerc. Per ora i VBCI ordinati, a tutto il 2008, sono comunque 298, meno della metà di quelli previsti.
 
Il compito del VBCI è quello di supportare le squadre equipaggiate di 9 uomini con il sistema di combattimento FELIN che trasforma anche il fante moderno in un sistema d'arma. Con un peso a vuoto di 18 t ma 26 in marcia e 28 come massimo, ha lo scafo del VEXTRA e la meccanica semplicifata del X8A Renault. La sospensione è così del tipo 'I' con asse centrale, il che significa che è meno sofisticata di quanto dovrebbe essere su di un mezzo militare moderno, essendo essenzialmente dello stesso tipo dei mezzi civili. La torretta è monoposto per varie ragioni, ma non è chiaro se queste siano del tutto valide. Come si vedrà, vi sono però anche interessanti innovazioni. Lo scafo è di 7,8x 2,98 m e porta il motore su di un lato, al solito quello destro, e pilota più capocarro in tandem, come sul BMP-1 per esempio, o sull'M113. Gli 8 fanti sono dietro, nel comparto di combattimento che peraltro non ha feritoie di tiro, mentre il guidatore ha tre episcopi e per la prima volta, quello centrale è provvisto di una piccola camera termica piuttosto che il solito visore IR o IL. Il vano di combattimento e guida in tutto dispone di ben 14 m3. La sagoma del mezzo è alta ben 2,26 m, circa 25 cm in più del VBC Freccia, ma l'esigenza di ospitare soldati sempre più alti e con equipaggiamenti sempre più ingombranti (specie gli zaini) ha reso il mezzo decisamente più grosso di quanto non fosse lo standard della Guerra fredda: il VCR aveva lo stesso numero di persone dentro ed era minuscolo rispetto a questo nuovo bestione. Per fare spazio e ridurre i costi, la torretta però è di tipo monoposto con un solo operatore, il cannoniere, al suo interno. È la Nexter TMC-25 che ha lunghezza di 1,42 m, larghezza di 1,545 e altezza sullo scafo di 739 mm, per un peso a seconda del livello di corazze, tra 2,5 e 3,7 t. Il diametro del cesto torretta di 1,03 m per 1,3 m di altezza. È l'ultima discendente della DRAGAR, a suo tempo (1983) sperimentata su di un AMX-10P e poi comprata dalla Turchia in 515 esemplari per i suoi IFV. Essa ha struttura in alluminio, predisposizione per corazze aggiuntive, ma il cannone è 'solo' il 25 mm, anziché i più potenti pezzi da 30 o 40 mm spesso usati attualmente. Del resto il suo scopo non è tanto di distruggere grossi mezzi corazzati ma di appoggiare le truppe. La M-811 da 25 mm pesa 105 kg ed è la stessa dei Bradley e dei VCC-80 essendo la Bushmaster prodotta in Francia. La sua alimentazione è a doppio sistema HE e APDS, funzionamento elettrico e stabilizzazione sul piano dell'elevazione, ha 169 colpi in torretatorretta di cui 52 AP, alzo -7/*45°, cadenza 125 o 400 c.min, dal colpo singolo a raffiche prolungate. Visto che le munizioni di questo calibro fin'orafinora non erano state considerate valide per le tecnologie 'air busting', adesso sono state realizzate dalla Nexter delle nuove munizioni che consentono anche questa modalità, normalmente riservata ad armi almeno da 30 mm. Oltre alla mitragliera c'è un'arma da 7,62 con 200 cp pronti al fuoco in una struttura praticamente esterna alla torre e protetta da una 'scatola' d'acciaio. I sistemi di controllo sono molto interessanti. La torretta superiore ha un sistema di osservazione dato dal sistema panoramico MOP della Sagem a camera termica di tipo non raffreddato, che è sistemata sopra la torretta con una specie di periscopio dalla forma sferica. Così si può essere 'presenti' virtualmente in torretta, senza ingombrare con una torretta di grosse dimensioni, da sempre un problema per non coinvolgere troppo il vicino vano di trasporto truppe. Ma il capocarro ha la necessità di osservare da una posizione dominante sul mezzo e non dentro lo scafo. La telecamera sul periscopio ha dato modo di risolvere la situazione in maniera piuttosto soddisfacente. Per guardarsi attorno vi è dallo scafo un periscopio Selex Galileo PCOP sulla sua destra, solo diurno; può anche usare le armi e puntare tramite il suo display multifunzione il cannone del cannoniere. Per il resto i fanti hanno la rampa posteriore, degli iposcopi laterali e superiori, ma non le feritoie.
 
Quanto agli organi propulsivi vi sono il diesel Volvo D 12 da 550 hp, commerciale adattato ai requisiti militari, con varie modifiche, trasmissione ZD 7HP 902 con marce 7+2, sospensioni a bracci oscillanticon semialberi di trasmissione che si diramano dall'albero centrale collegato al motore e con due bracci oscillanti di movimento idropneumatici con escursione di 45 cm, freni a di sco e regolazione centralizzata della pressione, con i due assi anteriori sterzanti per un diametro di sterzata di 17 m grazie anche alla frenatura delle ruote con i freni che si fermano nella parte interna della frenata. In tutto si arriva a 100 kmh, 750 km di autonomia, superando gradini di 70 cm e trincee di 2 m, mentre il mezzo non è anfibio, ma può guadare senza preparazione 1,2 m.