Storia della filosofia/Riforma e Controriforma: differenze tra le versioni

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Di fronte all'avanzata del movimento protestante, la gerarchia romana cominciò a preparare una controffensiva. Papa Clemente VII, memore del conciliarismo affermatosi a Costanza e a Basilea nel secolo precedente, preferì non convocare alcun concilio ecumenico, timoroso che questo potesse mettere in discussione il primato petrino<ref>"L'ipotesi di convocazione di un concilio, da più parti richiesta, fu a lungo considerata dai pontefici con sospetta prudenza. Erano tutt'altro che scomparse le dottrine conciliariste, relative alla superiorità del concilio sul papa, che avevano trovato larga udienza e creato polemiche di non poco contro nell'età dei concili di Costanza e Basilea" (G. Filoramo - D. Menozzi, ''L'Età Moderna'', cit. pp. 170-171.)</ref><ref>{{Cita web|autore = Adriano Prosperi|url = http://www.treccani.it/enciclopedia/clemente-vii_%28Enciclopedia-dei-Papi%29/|titolo = Clemente VII in Enciclopedia dei Papi online|accesso = 4 febbraio 2015|editore = Treccani|data = 2000|citazione = Ma l'ostilità del papa alla convocazione di un concilio era grandissima e già allora ben conosciuta, tanto che l'ambasciatore di Carlo V, il duca di Sessa, non ebbe il coraggio di affrontare direttamente l'argomento. Concorrevano ad alimentare tale ostilità da un lato le ombre ancora vicine del conciliarismo e l'esperienza del contrasto coi "gallicani", dall'altro il timore che il concilio potesse trovare nella sua nascita illegittima un buon pretesto per deporlo}}</ref>.
 
La situazione cambiò con Paolo III (1534-1549), il quale affidò ai cardinali Contarini e Pole il compito di mettersi d'accordo con l'imperatore Carlo V per trovare una città dove i luterani e i cattolici potessero confrontarsi<ref>{{Cita libro|autore = Potestà-Vian|titolo = Storia del Cristianesimo|anno = |editore = |città = |pp = 327-328}}</ref>. Si scelse Trento per due motivi: apparteneva all'Impero ed era geograficamente vicina alla Germania luterana<ref name=":0Filoramo-Menozzi171">{{Cita libro|autore = Filoramo-Menozzi|titolo = L'Età Moderna|anno = |editore = |città = |p = 171}}</ref>. Il percorso fu lungo e travagliato: convocato prima per il 1542, fu poi definitivamente convocato dal pontefice per il 1545 con la bolla ''Laetare Jerusalem''.<ref name=":0Filoramo-Menozzi171" /> I lavori furono interrotti a seguito di contrasti con l'imperatore e ripresero con Giulio III (1550-1555), mentre l'intransigente Paolo IV (1555-1559) non volle che si continuasse in quanto riteneva che spettasse solo alla sede romana il compito della Riforma.<ref name=":1">{{Cita web|autore = |url = http://www.treccani.it/enciclopedia/concilio-di-trento_%28Dizionario-di-Storia%29/|titolo = Concilio di Trento in Dizionario di Storia online|accesso = 4 febbraio 2015|editore = Treccani|data = 2010}}</ref> Ripreso sotto Pio IV (1562), si concluse soltanto nel 1563.<ref name=":1" />
 
La conclusione dei decreti conciliari furono completamente opposti rispetto a quelli progettati inizialmente da Paolo III e da Carlo V. Se costoro erano desiderosi di trovare un compromesso con i luterani (significativa l'azione mediatrice del Contarini ai colloqui di Ratisbona<ref>{{Cita libro|autore = Menozzi-Filoramo|titolo = L'Età Moderna|anno = |editore = |città = |p = 161}}</ref>), l'ala reazionaria guidata da Paolo IV prese il sopravvento, grazie alla morte dei fautori dell'ala mediatrice quali Contarini e Pole. Difatti, i decreti conciliari che furono approvati poi con la bolla ''Benedictus Deus'' il 26 gennaio 1564<ref>{{Cita libro|autore = A. Tomassetti|titolo = Bullarum, diplomatum et privilegiorum Sanctorum Romanorum Pontificum|anno = 1862|editore = Seb. Franco et Henrico Dalmazzo editoribus|città = Augustae Taurinorum|volume = VII|pp = 244-247}}</ref> andavano a consolidare i punti dottrinali opposti a quelli promossi dal protestantesimo, sottolineando il rapporto tra fede e opere, l'autorità della Chiesa nell'interpretazione delle Scritture e il ripristino della monarchia assolutista papale. Riassumendo<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.treccani.it/enciclopedia/controriforma/|titolo = Controriforma|accesso = 4 febbraio 2015|editore = Treccani online|data = }}</ref>: