Utente:Mac9/Sandbox/Costituzione della Repubblica italiana: differenze tra le versioni
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La '''[[Costituzione]] della Repubblica italiana''' è stata approvata dall'[[Assemblea Costituente]] il [[22 dicembre]] [[1947]], promulgata dal [[Capo provvisorio dello Stato]] il [[27 dicembre]] [[1947]] ed è entrata in vigore il [[1 gennaio|primo gennaio]] [[1948]]. È la massima legge dello Stato [[
== Origini e nascita ==
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Tale statuto è simile alle altre costituzioni rivoluzionarie vigenti nel [[1848]], rese l'Italia una monarchia costituzionale, con concessioni al popolo di poteri su base rappresentative. Ma si rivelò molto flessibile: poco tempo dopo la sua applicazione l'Italia fu portata da una forma di monarchia costituzionale pura a quella di monarchia parlamentare, sul modo di operare tradizionale delle istituzioni inglesi.
Il primo Parlamento dello Stato unitario, in principio del [[1861]], si compose con un suffragio elettorale ristretto al 2% della popolazione<!-- 400.000 italiani -->; con la riforma del [[1882]], il diritto di voto fu esteso
Malgrado l'articolo 1° proclamasse il [[cattolicesimo]] religione di stato le relazioni fra la [[
A causa della mancanza di rigidità dello Statuto, col giungere del [[fascismo]] lo Stato fu deviato verso un regime autoritario dove le forme di libertà pubblica fin qui garantite vennero stravolte: le opposizioni vennero bloccate o eliminate, la Camera dei Deputati fu abolita e sostituita dalla «Camera dei fasci e delle corporazioni», il diritto di voto fu cancellato; piegati in garanzia dello stato fascista furono i diritti di riunione e la libertà di stampa, il partito unico fascista non funzionò come strumento di partecipazione, ma di mobilitazione dall'alto. Tuttavia lo Statuto albertino, nonostante le modifiche, non fu considerato abolito.
I rapporti con la [[Chiesa cattolica]] vennero invece sanati tramite i [[patti lateranensi]], che ristabilivano le relazioni tra Santa
Nel [[1943]], verso la fine della [[Seconda Guerra Mondiale]], [[Benito Mussolini]] perse il potere, il re [[Vittorio Emanuele III]] nominò il maresciallo [[Pietro Badoglio]] per presiedere un governo che <!-- X --> ripristinò in parte le libertà dello statuto <!-- X -->, iniziando il cosiddetto «[[Periodo costituzionale transitorio|regime transitorio]]», di cinque anni, che terminò con l'entrata della nuova Costituzione. Ricomparvero quindi i partiti antifascisti costretti alla clandestinità,
<!-- Friuli, Trentino-Alto adige-->
<!-- [[Ivanoe Bonomi]]
<!--▼
Ad aprile [[1945]] venne organizzata un'Assemblea consultiva di 222 membri provenienti dalla [[Resistenza (politica)|Resistenza]] per fare le prime scelte fondamentali: scelta della rappresentazione [[proporzionale]] per l'elezione dei membri dell'[[Assemblea costituente]], organizzazione di un [[referendum]] sulla tipologia di stato (repubblicano o monarchico), estensione del diritto di voto alle donne, costituzione delle liste elettorali.
-->▼
Nel giugno 1945, il governo di [[Ferruccio Parri]], dirigente del [[Partito d'azione]], rimpiazza quello di Bonomi giudicato troppo legato alla monarchia. Criticato dai liberali (monarchici per la maggior parte) e anche dai comunisti, cede il posto a [[Alcide De Gasperi]] nel dicembre [[1945]]. -->Il [[2 giugno]] [[1946]] si svolge il referendum e l'elezione della Costituente. Il 54% degli
== Apprezzamenti ==
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La costituzione venne scritta in modo da impedire il riemergere del [[fascismo]] e di ogni altro sistema autoritario. Di conseguenza si decise di adottare una netta separazione tra i vari poteri dello stato, il [[Parlamento italiano|Parlamento]] è basato su un sistema bicamerale e la scelta di adottare una legge proporzionale senza sbarramento produsse nel corso degli anni un elevato numero di governi per via della instabilità del sistema politico italiano.
Negli anni 90 dopo una serie di scandali politici e un lungo elenco di governi nel [[1993]] venne modificata la legge elettorale introducendo una legge elettorale mista. La nuova legge imponeva che il 75% dei seggi fossero assegnato con metodo maggioritario mentre il 25% fossero assegnati con il metodo proporzionale in modo da preservare i piccoli partiti che costellano la storia politica italiana.
▲Negli anni 90 dopo una serie di scandali politici e un lungo elenco di governi nel [[1993]] venne modificata la legge elettorale introducendo una legge elettorale mista. La nuova legge imponeva che il 75% dei seggi fossero assegnato con metodo maggioritario mentre il 25% fossero assegnati con il metodo proporzionale in modo da preservare i piccoli partiti che costellano la storia politica italiana. -->
== Progetto di grande riforma costituzionale ==
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== Note ==
#{{note|1}} Dal 2% al 7%<!-- da 600.000 a 2.000.000 di italiani, su 28.452.000 --> (1882), quindi 23% della popolazione italiana (1912), e, infine, ai maggiori di 21 anni o chi avesse adempiuto al servizio militare (1918, alla fine della [[Prima Guerra Mondiale]]).
== Bibliografia ==
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*[http://www.quirinale.it/costituzione/costituzione.htm Quirinale]
▲<!--
http://www.camera.it/index.asp?content=%2Faltre%5Fsezionism%2F304%2F8964%2Fdocumentotesto%2Easp%3F
L'Assemblea Costituente
http://archivio.camera.it/
Tutta la documentazione sui lavori dell'Assemblea Costituente
http://fondazione.camera.it/attivita/923/second.asp
Per il 60 anniversario
http://www.archividellarepubblica.it/
veste grafica e contenuti scarni, ma ufficiale
http://www.camera.it/files/costituzione/costituzione.pdf
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{{diritto}}
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