Guida alle costellazioni - Regioni celesti scelte/Il cuore del Cigno: differenze tra le versioni
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Una delle strutture più dense e più facilmente osservabili facente parte di Cignus X è formata dal sistema nebuloso di '''IC 1318''' ('''Sh2-108'''). A rendere brillante la nebulosa non è, come può sembrare, la stella Sadr, dato che in realtà non è legata al complesso molecolare: anche se si tratta di una stella molto distante, posta attorno ai 1500 anni luce dal sistema solare, è decisamente in primo piano rispetto al campo nebuloso. Il sistema di IC 1318 si trova completamente immerso nelle regioni più centrali del complesso molecolare del Cigno, assieme ad un gran numero di piccole strutture minori. Una intensa linea oscura separa le due sezioni più orientali di questa nebulosa, poco a sud-est di Sadr; si tratta di una nebulosa oscura classificata come LDN 889; secondo degli studi condotti su quest'area di cielo, sembrerebbe più o meno accertato che non si tratta di una banda di polveri in sovrapposizione sulla nostra linea di vista, ma, a differenza della gran parte delle nebulose oscure di questa regione, sarebbe proprio fisicamente legata a Cygnus X. Inoltre, la presenza di acqua nella forma di vapore come componente del mezzo interstellare locale sarebbe una diretta evidenza della presenza di protostelle; la formazione stellare, fenomeno per altro diffuso in questa regione della Galassia, sarebbe in via di rallentamento solo in alcune piccole aree alla periferia di questa sottostruttura. La parte più intensa osservabile direttamente è proprio la sezione di IC 1318 visibile nei pressi della banda oscura LDN 889; le parti più occidentali si presentano invece più rarefatte e filamentose, il che farebbe pensare che questa parte è stata formata in realtà da una o più esplosioni di supernovae.
'''Cygnus
'''Sh2-109''' si presenta come un intricato sistema di filamenti nebulosi di vario spessore immersi in un tratto della Via Lattea particolarmente ricco di campi stellari; la sua posizione si estende dai dintorni della stella δ Cygni fino a Sadr (γ Cygni) e alla nebulosa NGC 6888, attraversando gran parte della porzione centrale della costellazione del Cigno. Sebbene questi filamenti siano invisibili con piccoli strumenti, si rivelano abbastanza facilmente nelle foto a lunga posa, specie attraverso filtri dedicati; per la loro ripresa è necessario un grande campo, in quanto l'estensione della nebulosa raggiunge i 18°. Si tratta in realtà di un sistema nebuloso composto da diverse singole regioni H II, situate tutte alla distanza media di circa 4600 anni luce; esse ricevono la radiazione ionizzante di diverse stelle appartenenti a più associazioni OB, tutte localizzate entro un volume di poche centinaia di parsec attorno al grande sistema nebuloso molecolare di Cygnus X, fra le quali spiccano in particolare Cygnus OB2, Cygnus OB3 e Cygnus OB9. Fra gli oggetti fisicamente legati a Sh2-109 vi sarebbero anche la nebulosa planetaria NGC 6881, che possiede una forma quadrangolare a causa della presenza di due getti bipolari disposti lungo due orientazioni differenti.
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