Storia della letteratura italiana/Romanticismo: differenze tra le versioni

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Particolarmente significativa nella cultura romantica italiana è l'esperienza dell<nowiki>''Antologia''</nowiki>, che nel 1821 raccoglie l'eredità del ''Conciliatore''. La rivista viene fondata a Firenze nel 1821 per iniziativa del ricco commerciante ginevrino Giampietro Vieusseux, che sempre nella città toscana aveva fondato un «Gabinetto di lettura» (1819). Tra gli animatori del gruppo ci sono proprietari terrieri come Gino Capponi e Cosimo Ridolfi, l'intellettuale laico e classicista Giovan Battista Niccolini e il cattolico Niccolò Tommaseo. L<nowiki>'</nowiki>''Antologia'' gode della maggiore libertà concessa dal Granducato di Toscana e può quindi approfondire l'impegno politico portato avanti dal ''Conciliatore'', in una prospettiva dichiaratamente "europea".
 
Poco interessata alla polemica classico-romantica, e in generale alle questionequestioni letterarie e poetiche, la rivista si propone di fornire ai propri lettori materiali utili al progresso civile e sociale. Dalle pagine dell<nowiki>'</nowiki>''Antologia'' vengono quindi proposte riforme e collaborazioni con il governo del Granducato, sostenendo la necessità di investire nell'ammodernamento dell'agricoltura e nell'educazione delle classi popolari. L'ideologia che anima i collaboratori della rivista è individuabile in un cattolicesimo moderato aperto alle innovazioni della modernità. Proprio questa spinta riformatrice, che negli anni si orienta sempre più verso una dimensione nazionale italiana, provocherà contrasti con la censura. La rivista viene infine chiusa nel 1833.<ref>{{cita libro | Giulio | Ferroni | Profilo storico della letteratura italiana | 2003 | Einaudi | Torino | pp=623-624 }}</ref>
 
== La poesia nel Romanticismo italiano ==