Le Ferrovie dello Stato italiane e il trasporto delle merci dal 1970 a oggi/Gli interporti e la logistica: differenze tra le versioni

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==Premessa le manovre ferroviarie==
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[[https://it.wikipedia.org/wiki/Manovra_(ferrovia)|Le manovre ferriviarie]] sono state un impegno sia a partenza sia a destino su ogni scalo per mettere il carro o i carri al piano di carico di scarico ai mittenti e destinatari. Quindi avendo, così come hanno avuto durante gli anni 70, circa 1500 scali merci da organizzare, era per le f.s. un lavoro estremamente costoso e dispersivo . Erano occorsi squadre di manovratori in ogni scalo e mezzi di trazione come i carrelli da manovra. Inoltre a queste operazioni durante il percorso dei carri, questi erano assoggettati ad altre manovre per
Inoltre a queste operazioni durante il percorso dei carri, questi erano assoggettati ad altre manovre per
scomposizioni e ricomposizioni di treni nei vari scali di smistamento. [[https://it.wikipedia.org/wiki/Stazione_di_smistamento|scali di smistamento]] al fine di ricomporre treni completi. Queste operazioni sono state necessarie e facilitate fino a quando il numero dei carri era molto numeroso. Mano a mano che gli scali sono stati ridotti si pensava a comporre i treni in scali di smistamento, cosi i carri vi sostavano fino a quando non erano in numero tale da formare il treno completo. Da questo I ritardi nella riconsegna del trasporto. Il mancato rispetto dei termini di resa (icoterms)[[https://it.wikipedia.org/wiki/Incoterms]] causarono numerosi reclami dando vita ad un contenzioso amministrativo notevole ed alla perdita di competitività nei confronti della concorrenza camionistica stradale. Negli 70 le f.s. detenevano circa il 10% dei trasporti merci su scala nazionale.[[Utente:Cinianto|Cinianto]] ([[Discussioni utente:Cinianto|disc.]])