Rivelazione e impegno esistenziale/Introduzione: differenze tra le versioni

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# C'è quindi bisogno di fare un certo lavoro interpretativo per vedere come un dato versetto/brano scritturale affronti una data situazione. Ci sono scelte su come interpretare un testo sacro, che a volte potrebbe essere letto in modo molto diverso da come uno lo interpreti di primo acchito.
# Questi punti mettono in evidenza il grado in cui i testi sacri o rivelati modellano la vita di un credente solo attraverso un modo particolare di ricevere quel testo (argomento del Capitolo 6 di questo wikilibro) e per molti credenti, in molte religioni, tale modo non consiste molto nel tipo di risposta diretta e personale che a volte si dà. L'ebraismo tradizionale scoraggia effettivamente tali risposte. Gli ebrei, come i cattolici e i musulmani, sottolineano l'importanza di una comunità e di una tradizione nella ricezione dei testi sacri e si esortano a vicenda ad ascoltare la parola di Dio tramite questo tipo di mediazione. Anche in dette tradizioni, può rimanere un ruolo per Dio nel parlarci individualmente attraverso i nostri testi, ma ci viene insegnato a diffidare dal pensare di aver avuto una tale comunicazione e ad adattare tutto ciò che pensiamo di aver imparato in questo modo secondo accettate pratiche comunitarie e tradizionali.
# Tutti questi problemi impallidiscono davanti alla domanda fondamentale del perché una persona ragionevole ai giorni nostri si sognerebbe di supporre che la [[Torah]], o qualsiasi altro insegnamento o testo tradizionale, provenga davvero da Dio. Credo davvero che la Torah sia stata scritta da Mosè su dettatura di Dio e da allora sia giunta fino a noi in una catena ininterrotta? Credo veramente che Dio abbia parlato sul Sinai con tuoni e fuoco? Anche se c'è un Dio – e questo è un grande "se" – l'idea che Dio abbia scritto la Torah sembra palesemente assurda, alla luce di ciò che ora sappiamo sulla sua paternità, per non parlare della fisica e della biologia che ignora o sfida.
 
Non ho intenzione di difendere l'accuratezza scientifica o storica della Torah; sosterrò infatti che si può supporre che la Torah sia altamente ''im''precisa, scientificamente e storicamente, eppure la si consideri comunque la parola di Dio. Né penso che gli ebrei debbano mostrare che la Torah sia superiore a tutti gli altri testi presumibilmente rivelati per prenderla come parola di Dio. Possono invece considerarla come il modo in cui Dio parla ''loro'', lasciando aperta la possibilità che Dio abbia altri modi di parlare ad altre persone. Vale a dire: altre persone possono altrettanto ragionevolmente considerare i ''loro'' testi sacri come scientificamente e storicamente imprecisi, ma nondimeno la parola di Dio rivolta loro (o in qualche altro modo, la loro fonte di suprema saggezza etica).
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Se una particolare religione rivelata sia degna di tale impegno è un'ulteriore questione che però non cerco di affrontare. Penso che l'argomentazione razionale possa fare ben poco per portare a un impegno religioso. L'argomentazione razionale può tracciare la cornice entro la quale un impegno religioso non-razionale ha senso, ma la rivelazione stessa, se esiste, deve farci percorrere il resto della strada. Quelli di noi che sono impegnati in una religione rivelata credono che ci sia stato rivelato qualcosa che l'argomento razionale da solo non può fornire. Ci rivolgiamo all'argomento razionale solo per aiutarci a capire come questa rivelazione può essere unita agli aspetti della nostra vita che devono rimanere razionali. La struttura che abbozzo in questo libro vuole essere un contributo a tale sforzo.
 
== Note ==
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{{Vedi anche|Serie delle interpretazioni|Serie dei sentimenti|Serie maimonidea|Serie misticismo ebraico}}
{{Avanzamento|25100%|23 luglio 2022}}
[[Categoria:Rivelazione e impegno esistenziale|Introduzione]]