Israele – La scelta di un popolo/Capitolo 6: differenze tra le versioni

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=== Lo stato soprannaturale di Israele ===
[[File:Sefer ha-Kuzari (24846).pdf|thumb|240px|right|''[[w:Kuzari|Sefer ha-Kuzari]]'', frontespizio della versione in [[w:lingua ebraica|ebraico]] (1594), in formato PDF sfogliabile, [[w:Biblioteca nazionale di Israele|Biblioteca Nazionale di Israele]]]]
Anche se il vero e buon compimento della vita umana è la profetica combinazione di teoria e pratica, questa combinazione è più della sintesi di questi due elementi umani. La profezia è una realtà, non solo un catalizzatore, ed è una realtà che deve provenire da una fonte sovrumana ed essere operativa in un reame soprannaturale.<ref>Cfr. ''Kuzari'', 1.98; 2.50; 3.23; 4.3, 15. </ref> Nel costituire questo reame soprannaturale, Ha-Levi traccia una progressione dal livello della natura (intesa come minimo indispensabile della vita sulla terra) al livello dell'animato (inteso come quegli esseri viventi che possiedono la locomozione) al livello del razionale (''ha’inyan ha’sikhli''). È interessante notare che ciò che caratterizza il reame razionale non è la ragione teorica ma pratica.<ref>''Ibid.'', 1.31 segg.</ref> Infine, c'è il livello della presenza divina (''ha’inyan ha’elohi''). Questo livello è la conoscenza del governo divino dell'universo, ed è una questione che può venire solo da Dio stesso.<ref>Per discusssioni di questo termine chiave (= ''amr ilahi'' in arabo) nella teologia di Ha-Levi, cfr. Julius Guttmann, ''Philosophies of Judaism'', trad. {{en}} D. W. Silverman (New York, 1964), 427, n. 151; I. Efros, ''Studies in Medieval Jewish Philosophy'' (New York and London, 1974), 14-145; H. A. Wolfson, ''Studies in the History of Philosophy and Religion'', cur. I. Twersky e G. H. Williams (2 voll., Cambridge, Mass., 1977), 2:60; e, specialmente, Shlomo Pines, "Shi’ite Terms and Conceptions in Judah Halevi’s Kuzari", ''Jerusalem Studies in Arabic and Islam'' (1980), 2:165 segg.</ref> È qualcosa che è dato ai profeti ''qua'' profeti, ma non qualcosa che i profeti come esseri umani potrebbero mai avere scoperto da sé o addirittura dedotto dai dati del mondo ordinario.