Propulsione aerea/Capitolo VII°: differenze tra le versioni

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Le caratteristiche concettuali, di funzionamento e costruttive del gruppo [[w:motore alternativo|alternativo]] si ritengono abbastanza conosciute; ci si limiterà, per brevità, ad un cenno riassuntivo dei recenti sviluppi e perfezionamenti.
 
I motori alternativi ad accensione funzionano con ciclo reale vicino a quello '''otto''', già esaminato; si è detto vicino perché vi sono in realtà alcune deviazioni; innanzi tutto il gas racchiuso varia di composizione durante le trasformazioni per effetto della combustione, mentre nei cicli si ammette il gas di caratteristiche costanti ed isotropo in ogni punto; vi sono poi le fasi di aspirazione e scarico; inoltre le trasformazioni a volume costante non sono in realtà tali per ovvi motivi (anticipo all'accensione ed allo scarico, velocità di fiamma , ecc.). Le fasi di compressione ed espansione che non sono né adiabatiche né isoentropiche, sia perché viene asportato calore per il raffreddamento sia per le perdite interne , possono rappresentarsi come politropiche.
 
In fig.29 è tracciato con linea piena il ciclo ideale, con linea a tratti il ciclo effettivo detto anche indicato.
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A questo consumo corrisponderebbe l'ottimo rendimento effettivo globale del '''0,35'''.
 
Questo gruppo ibrido, alternativo e rotativo, è l'ultima difesa , forse, del vecchio e glorioso tipo alternativo rispetto all'incalzare dei turboelica.
 
Nei tipi compound la corsa del pistone è usualmente inferiore a quella del corrispondente motore normale allo scopo di avere pressioni allo scarico superiori e quindi rapporti di espansione piuttosto alti per la turbina in modo da avere buoni rendimenti così come si vedrà parlando delle turbine a gas. In proposito è da osservare che il processo ideale '''4-1-2-5''' coincide con quello di una turbina a gas con introduzione del calore a volume costante (turbina ad esplosione).
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::::::<math>\ p_1=p_0\qquad p_2=p_0</math>
 
'''m'''' portata massica , '''v''' velocità assiale a valle del disco.
 
Analogamente la coppia è uguale alla differenza del momento della quantità di moto tra valle e monte; questo fatto giustifica gli incrementi tangenziali e quindi l'andamento elicoidale dei filetti fluidi della scia.
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::::::<math>\ -L=\frac{v^2}{2g}-\frac{V^2}{2g}</math>
 
cioè il lavoro del motore , assorbito dall'elica, è trasformato in energia cinetica come visto; non poteva essere altrimenti.
 
Trascurare le variazioni di '''[[w:entalpia|entalpia]]''' significa ritenere il fluido incomprensibile; si può applicare il teorema di Bernouilli; le pressioni nel tubo di flusso a distanza sufficiente dal disco sono uguali a quella ambiente '''p<sub>o</sub>''' mentre nel passaggio attraverso ad essosi ha l'incremento '''Δp'''. Si può scrivere quindi
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::::::<math>\ T=\eta_e\frac{\tau}{V}</math>
 
Poiché '''η<sub>e</sub>''' è limitato (η<sub>e</sub><1), si vede che lo sforzo di trazione diminuisce al crescere della velocità; ovviamente l'andamento di '''T''' dipende dalle caratteristiche dell'elica associata al motore; per es. è notissimo il diverso comportamento di un aeroplano passando dall'elica a passo fisso all'elica a giri costanti ; decollo e salita vengono notevolmente migliorati; sul grafico di figura 33 è riportato l'andamento qualitativo dello sforzo di trazione di due eliche, una a passo fisso l'altra a giri costanti dello stesso diametro , entrambe adattate per la stessa velocità massima.
 
................figura 33...........