Indagine Post Mortem/Capitolo 5: differenze tra le versioni

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Infine, i primi ebrei oppositori dei cristiani ammisero che la tomba era vuota; offrivano solo una spiegazione alternativa per la tomba vuota, affermando che i discepoli rubarono il corpo (la spiegazione degli avversari si riflette in Matteo 28:11-15; Giustino Martire, ''Dialogo con Trifone'', 108: "I suoi discepoli lo rubarono di notte dalla tomba, dove fu deposto quando venne slegato dalla croce, e ora ingannano gli uomini affermando che è risorto dai morti ed è asceso al cielo"; Tertulliano, ''De Spectaculis'', 30). Come osserva O'Collins (2011, p. 148), nessuno contestò che la tomba fosse vuota; l'unica disputa era il motivo per cui era vuota.
 
Gli scettici si chiedono come sappiamo che i resoconti riguardanti la risurrezione hanno più attestazioni, sostenendo che i diversi autori di questi resoconti potrebbero aver copiato da diverse parti del resoconto di un "testimone" difettoso. È stato affermato che il resoconto della tomba vuota da parte di Marco sia stato influenzato da storie ellenistiche in cui i corpi degli eroi venivano spesso rimossi (Yarbro Collins 1992, 1995). È stato anche affermato che diversi resoconti della tomba vuota dipendono tutti da Marco, che s'inventò la tomba vuota (cfr. anche Crossan 1994; Kirby 2005, p. 300). Vermes (2008, pp. 105-106) si lamenta che mentre {{passo biblico2|Marco|16:8}} afferma che le donne non dissero nulla a nessuno, {{passo biblico2|Matteo|28:8}} dice che le donne accorsero per portar notizia ai suoi discepoli. Gli scettici sostengono che, poiché è inconcepibile che Marco possa aver creduto che il silenzio delle donne fosse temporaneo senza continuare la narrazione da 16:8, le donne devono essere state silenti per molto tempo e quindi la storia della tomba vuota era probabilmente di recente origine nel 70 e.v. (Goulder 2005, p. 192; Kirby 2005, pp. 239-240). Kirby afferma anche che la pietra rotonda che copriva la tomba di Gesù come ritratta da Marco, era comune dopo il 70 ma rara ai tempi di Gesù, e suggerisce che la storia sia retrodatata dal 70 ai giorni di Gesù (Kirby 2005, pp. 242-243 , 258, n. 27).
 
In risposta, i presunti paralleli con le storie ellenistiche sono stati smentiti per aver ignorato differenze significative. In particolare, nelle storie ellenistiche la "tomba vuota" funge semplicemente da punto focale per il culto dell'eroe mentre il ''corpo non risorto'' dell'eroe si trova in qualche altro luogo fisico noto, mentre quelli che si credeva fossero immortali (ad es. [[w:Romolo|Romolo]], Apollonio) di solito non morirono (quindi nessuna tomba) ma ascesero direttamente al cielo (Bolt 1996; nota due eccezioni in cui gli eroi furono apparentemente assunti in cielo dopo la loro morte: (1) la versione della fine di [[w:Achille|Achille]] nell’''[[w:Etiopide|Etiopide]]'' e (2 ) la storia di [[w:Eracle|Eracle]] in [[w:Diodoro Siculo|Diodoro Siculo]], e fa notare che in questi casi il corpo non arrivò mai alla tomba e la traslazione avvenne al momento del funerale).