Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Unione sovietica-Missili 2: differenze tra le versioni

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m Bot: Correggo errori comuni (tramite La lista degli errori comuni V 1.0)
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Non è chiaro se ve n'è anche una variante HEAT, mentre c'è il tipo chimico 9N18G da 436 kg (216 kg di VX).
 
Il sistema di lancio è il BR-231 6x8 (su ZIL-135 LM), da 23 t , 10,7 x 2,8 x2,86 m (senza razzo). La rampa, da cui dipende la gittata e la direzione, ha alzo di 15-65 gradi, direzione di 14 gradi complessivi. Il motore è un Ural 375V V-8 diesel da 360 hp, costituito da due unità da 180 hp l'una, per 65 km/h su strada e 15 fuori strada, autonomia 650 km. Questo 'bestione' può superare una trincea o un fosso largo fino a 2,63 metri, e un gradino di 68,5 cm, o un guado di 120 cm, mentre il raggio di sterzatura è ridotto a 12,5 metri. IL sistema può sopportare fino a 200 lanci prima della revisione, ha un pannello anti-vampa e radio R-123 e 124, 4 vomeri di stabilizzazione e una gru idraulica di 2,6 t. I mezzi di rifornimento sono simili, con tre ordigni e due uomini d'equipaggio (sono denominati 9T29). Nessuno dei mezzi ha protezione NBC.
 
Non mancano dei lanciatori speciali, come i tipi per operazioni aeroportate 9K53 LUNA-MV su veicolo BR-257, capace di una ridotta mobilità autonoma (45 km), e prodotto in pochi esemplari verso la metà degli anni '60.
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*Pesi: 2.200 kg, testata 550 kg da 10-200 kT o 550 kg HE, o 390 chimica
*Gittata: 11-70 km con testata HE, max 180 con carica nucleare (forse da 2.000 kg)
*Caratteristiche: CEP 450-700 m a 40-65 km ; motore a razzo monostadio solido
 
Ancora nel 1991 ce n'erano molti e nel 1994 la sola Russia aveva ancora 350 lanciatori e 1.450 razzi.
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Tra i successivi missili R-17 vi fu un tipo eliportato, la versione V, che era stata sviluppata con la crisi di Cuba per rapidi rischieramenti, il che era possibile con gli elicotteri Mi-6RVK, ma vi furono pochi esemplari prodotti e sperimentati per pochi anni. L'R-17-VTO AEROFON era un modello molto diverso e decisamente importante. Venne sviluppato dal '67 con una nuova testata meno 'aguzza' nella forma, perché non c'era solo l'ogiva atomica o convenzionale, ma anche un sistema di guida molto sofisticato. Oltre alla guida inerziale (INS) c'era infatti anche un sistema di correlazione tra le immagini digitalizzate e quello che vedeva il sensore ottico del missile. La sperimentazione della testata venne completata nel '75 con l'installazione su di un Su-17K come 'test bed'; vennero anche suggerite delle superfici di controllo sulla testata per farla manovrare meglio nel raggiungere il bersaglio. Il primo esperimento ebbe luogo nel '79 e il bersaglio venne mancato di qualche metro; vi furono però problemi successivi legati all'accuratezza della costruzione, che vennero risolti sono alla fine degli anni '80, quando però i missili tattici moderni a propellente solido SS-21 e 23 erano oramai operativi; l'AEROFON è stato tuttavia offerto all'export, ma pare, senza clienti; solo che i Siriani e Coreani lo hanno trovato interessante per i propri provgetti.
 
Infine i missili R-17E da export, non progettati per le testate 'atomiche', con procedure di lancio semplificate ma anche meno accurate. L'R-17M era simile agli altri tipi ma con maggiore facilità di gestione e flessibilità operativa , tra cui serbatoi con rivestimento interno anticorrosione tali da poter ospitare anche per 90 giorni i propellenti a brodo. Quanto agli 'SCud C e D', la prima delle due è una denominazione per designare una versione del 1965 mai entrata in servizio con aumento della gittata e meno carico utile; e la seconda non è mai esistita così come la 'SCUD- E'. Gli USA, infine, hanno comprato 4 TEL nel 1995 ex-Patto di Varsavia con 30 missili, come bersagli per il programma Lockheed Willow Dune per migliorare le capacità dei missili Patriot; spesso questi test ebbero successo e vennero fatti con due-tre lanci annuali, e nel 2004 uno Scud venne lanciato da una nave dell'USN per verificare forse la fattibilità di lancio da parte di terroristi, di missili su di una nave modificata. GLi Al Hussein, inizialmente, erano costruibili solo con l'uso di ben tre Scud; poi ne bastò solo uno data la produzione in loco di alcune parti, ma non l'INS che per quanto semplice, non venne mai costruito localmente; i sovietici fornirono 118 missili nel 1988 e in tutto l'Irak produsse 250 nuovi missili; sacrificare vari Scud per un solo Al Hussein era considerato OK se c'era da colpire Teheran.
 
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