Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/USA-13: differenze tra le versioni

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In tutto, l'ASAT ha una forma a siluro con tre alette in coda, lunghezza 5,41 metri, diametro di 508 mm /20 pollici, peso 1.180 kg. Esso viene sospeso sotto un pilone ventrale da un F-15 che decolla senza altro carico esterno. L'F-15A è stato appositamente attrezzato e assegnato alla Langley AFB per l'Atlantico o alla March AFB per la costa del Pacifico. Il tutto è coordinato e preparato dallo SPADOC, ovvero il Comando spaziale (di Cheyenne Mountain Complex, dove ha la sede operativa), che programma la missione, e che si avvale di una SPADATS (le stazioni di rilevamento) per localizzare i satelliti nemici da localizzare e abbattere; dopo la richiesta positivamente esaudita a Washington o dagli E-4 della Casa Bianca, con il supporto degli E-3 AWACS della Tyndall AFB. A quel punto vengono allertati gli F-15A/ASAT, con collegamenti in datalink in HF; gli Eagle salgono a velocità enorme e con un alto angolo di salita; grazie a questa straordinaria macchina e alla sua velocità di salita e potenza, è possibile mandare nello spazio il mini-intercettore: il razzo si accende; è un primo stadio dal diametro di 444,5 mm, con due piccoli impennaggi di guida e tre di stabilizzazione; il secondo, l'ALTAIR III , ha un diametro di 533 mm, con piccolo propulsore a controllo ad idrazina per il controllo d'assetto. E infine si stacca il Vought 1005, una volta che viene aperta la sua carenatura di controllo: è un aggeggio da 305 x 330,2 mm, così piccolo, eppure capace di localizzare il satellite e di usare i suoi razzetti di controllo per dirigersi contro, con precisione elevatissima malgrado la velocità d'impatto.
 
 
*Anno di costruzione: 1960
*Dimensioni: lunghezza 11,6 m, apertura alare 1,68 m, diametro 0,89 m
*Peso: 5000 kg , W-59 termonucleare da 1,2 Megaton
*Prestazioni: velocità 15 300 km/h (9500 mph), gittata 1850 km (1150 miglia)
*Costo: 386 000 $ (2003)
L'AGM-122 '''Sidearm''' era stato prodotto riutilizzando missili AIM-9C che erano stati messi fuori servizio. L'AIM-9C era una variante dell' AIM-9 Sidewinder, sviluppato per l'F-8 Crusader dell'US Navy, impiegato solo per un periodo limitato di tempo. Un requisito dell' United States Marine Corps[1] per fornire missili antiradar per autodifesa agli elicotteri di attacco, portò a sviluppare l'arma, sostituendo al Sidewinder la parte di ricerca all'infrarosso con un ricevitore a langa banda, in grado di dirigere il missile contro i sensori radar. IL "Sidearm" (in inglese arma da fianco, pistola per autodifesa) derivava il suo nome dalla fusione di "Sidewinder" e "ARM". Il Sidearm è stato testato la prima volta nel 1981. Nel 1984 la Motorola fu incaricata di convertire ed aggiornare l'AIM-9C allo standard AGM-122A e tra il 1986 e il 1990 ne furono prodotti circa 700.
 
L'AGM-122 aveva prestazioni inferiori rispetto a quelle dei missili ARM più evoluti, quali l' AGM-88 HARM, ma risultava più economico e leggero, tanto da poter essere adottato sugli elicotteri d'attacco , oltre che da caccia e bombardieri, quantomeno per difendersi dalle minacce portate dai temuti semoventi sovietici ZSU-23-4 Shilka
 
Le riserve dei Sidearm sono state esaurite, sebbene non si ha conoscenza di un utilizzo bellico effettivo del sistema d'arma. Il missile non è più in servizio e le proposte di ricostruirne altri, denominati AGM-122B con testate di ricerca ammodernate, fino ad ora non sono state accettate.
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