Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Spagna-2: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Corretto: "independence"
Gian BOT (discussione | contributi)
m Bot: Correggo errori comuni (tramite La lista degli errori comuni V 1.0)
Riga 12:
===La portaerei d'Armada===
====Primordi====
I tentativi di dotarsi di portaerei, da parte spagnola, iniziarono già nell'immediato dopoguerra, quando la Spagna, pur non coinvolta in vicende belliche, si trovava in una condizione di povertà e soprattutto di isolamento politico, che perdurò ancora diversi anni e che non venne definitivamente risolto se non con la fine del franchismo. Le prime mosse furono quelle di tentare d'ottenere i disegni della portaerei francese JOFFRE e della tedesca ZEPPELIN, ma senza successo. Allora si definirono due tipologie di portaerei da sviluppare in ambito nazionale: una leggera, capace di circa 32 nodi e altrettanti aerei, sulla falsariga delle 'Independence' statunitensi, per esempio, e una 'di scorta', un mercantile trasformato. L'incarico fu affidato al DIC, ovvero la Direzione e Industria di costruzioni navali militari che per prima cosa tentò di adattare il progetto delle grosse petroliere del tipo G da 14.000 t, con una prima stesura per un progetto da 30 aerei con asse portaelica, e una seconda, del 1949 con 4 aerei, ma le difficoltà pratiche erano non di poco conto anche con progetti relativamente modesti come questi. Ad un certo punto ci si rivolse alla Gran Bretagna, nel senso che si cercò di comprare la NABOB, silurata e mai riparata dopo quel fatidico 22 agosto 1944. Impresa che non ebbe successo, anche se la portarei era nei cantieri olandesi. La tecnologia distabilizzazione, le catapulte, gli ascensori non erano cosa facile da sviluppare (come si sarebbe accorta anche l'URSS,per esempio) senza un aiuto estero che non venne mai. Nonostante questo, la progettazione della ben più sofisticata portaerei leggera andava avanti e in particolare si decise di utilizzare lo scafo dell'incrociatore Canarias, gemello del perduto -durante la guerra- Baleares, e costruito sulla falsariga dei Kent inglesi dai cantieri El Ferrol, impostato nel 1928, varato nel 1931 ed entrato in servizio nel 1936. Era un abella nave con una lunghezza di 194 m scarsi, larva 19,5 m, armata con 8 cannoni da 203 mm , leggermente protetta ma con un motore che erogava, grazie alle sue otto caldaie, 90.000 hp per 32 nodi, su due assi. L'autonomia era di 8000 miglia a 15 nodi e l'equipaggio di 1042 uomini.. Il progetto l'avrebbe trasformata in una portaerei leggera da 14.000 t, 204 m, ponte di volo di 198x22 m., con 2 cannoni binati antiaerei da 120 mm, 7 da 37 mm e una ventina di impianti quadrinati da 20 mm. Gli aerei sarebbero stati 48 su 3 gruppi da caccia e uno di attacco con bombe e siluri ospitabili in un hangar di 191 m x 19,5 x 8,5 m,due ascensori da 13,5 x10 m , 10 cavi d'arresto, una catapulta a vapore. L'equipaggio sarebbe stato di 800 uomini.
 
Ma la cosa oltre che essere piuttosto difficile da realizzare per gli spagnoli, era anche difficile da accettare perché avrebbe privato l'Armada di uno strumento formidabile come un incrociatore pesante, utile per azioni 'coloniali'. Non vi erano altre navi del genere disponibili. Allora, pare che venne presa in considerazione la riattazione del Trieste, vecchio incrociatore classe Trento, che era stato bombardato e rovesciato in porto durante la guerra, poi spostato a La Spezia già con le sovrastrutture tagliate via. Venne poi comprato e rimorchiato in Spagna . L'idea era forse quella di utilizzare questa vecchia nave per il compito di portaerei, tanto che c'era da ricostruirla, e lasciare il Canarias com'era. Idea nient'affatto pellegrina, ma il Trieste, che tra l'altro disponeva della mostruosa potenza di 150.000 su due assi, era davvero malconcio, e la sua potenza quasi doppia si pagava con una autonomia di 4100 miglia a 15 nodi. A parte questo, non v'era molta differenza negli scafi e sarebbe al più bastato riattivare solo 2 o 3 delle turbine per avere una nave veloce e con discreta automia. Ma in pratica il progetto abortì verso la fine del 1951 per vari motivi tra cui un progressivo riavvicinamento tra Spagna e USA fino all'accordo del 1953, e la nave del tutto inutilizzata, venne demolita nel 1958, per poi utilizzare parte dei materiali per i caccia classe QQUEDO, i primi spagnoli del dopoguerra, armati con cannoni doppio ruolo da 120 mm. L'intero affare venne da molti definito, non a torto, uno dei più sfortunati della Marina spagnola.
Riga 77:
Le fregate erano assistite per compiti di pattugliamento, dalle corvette/fregate leggere 'Descubierta', 6 costruite dai Bazan durante gli anni '70, ma ancora valide, con missili SAM e antinave aggiunti dopo i lavori d'ammodernamento. Derivavano da un progetto portoghese ed erano facili da riconoscere per i fumaioli abbinati a 'V' al centro nave. Poi c'erano anche 30 pattugliatori costieri e d'altura, in 4 classi, per la sorveglianza della ZEE, soprattutto in funzione della pesca.
 
Quanto al Grupo Delta esso era capace di trasportare 2 battaglioni di marines, e magari anche reparti dell'esercito. . Ma le due vecchie classe Aragon (ex- americane 'Paul Revere'), e le due LST classe 'Velasco' (ex- Suffolk County') , indubbiamente potenti mezzi di trasporto mezzi e uomini, ma non adatte alle operazioni con gli elicotteri, per le quali non erano state pensate data l'età della loro concezione.
 
Per rendere possibile l'utilizzo delle potenti capacità del Tercio de Armada, è stata quindi avviata la costruzione di una LPD da 12.500 t, con tanto di ponte di volo poppiero e bacino allagabile (due cose che prima erano pressoché indisponibili), con capacità di trasportare 600 uomini o 170 mezzi o 33 carri medi, nonché 4 elicotteri pesanti o 6 medi; l'entrata in servizio era prevista per il 1997. Moderne anche le dotazioni di telecomunicazione erano moderne, e la nave poteva essere usata anche per operazioni di assistenza umanitaria. Inoltre sono state comprate due grosse LST 'Newport', quelle con il ponte abbattibile a prua per sbarcare mezzi corazzati (le ultime LST prodotte negli USA), chiamate 'Herman Cortes' e 'Pizarro' (quando si dice 'il nome è tutto un programma').
Riga 115:
La costruzione è stata semplificata per ottenere il massimo della capacità aerea con il costo ci si poteva permettere. Così da un lato essa è più grande della GARIBALDI, più lenta e meno armata, dall'altro è dotata di maggiori capacità aeree. La sua costruzione rispecchia standard mercantili piuttosto che militari, e l'hangar è di tipo aperto, ovvero con la costruzione sopra il ponte principale invece che incluso nello scafo. La nave in tal modo rispecchia la filosofia americana che predilige la capacità di trasporto aerei alla robustezza strutturale, come 'garanzia' per la sopravvivenza della portaerei (tale concezione di fatto si è imposta come la migliore, essendo gli aerei non solo la principale risorsa difensiva, ma anche l'unica risorsa offensiva della portaerei il che specialmente per marine piuttosto aggressive o al contrario, limitate, è la ragion d'essere di una nave del genere). In sostansa, essendo sia costruita con un grosso scafo data la relativa economicità di progettazione, e con un hangar aperto ha rappresentato il massimo risultato possibile per incrementare la capacità aerea a parità di costo. Questo ha comportato anche la rinuncia a sofisticati armamenti di bordo, specie quelli offensivi: niente di simile alle navi inglesi, italiane e sovietiche per intenderci, ma solo il minimo indispensabile per la difesa ravvicinata.
 
In ogni caso, la PRINCIPE è risultata decisamente popolare, e persino maneggevole nonostante un unico asse portaelica: in effetti, nel 1992 la marina Thailandese ha richiesto una nave direttamente derivata da questa, la CHAKRI NARUEBET. Già che c'erano, gli spagnoli hanno venduto ai thailandesi anche gli AV-8A superstiti (con il che si valorizzava lo skyjump!) data la scarsità di 'seconda mano' in campo degli AV-8 e dato che i Thailandesi , per ironia della sorte, comprarono per la marina anche alcuni A-7 Corsair, che per quanto navali ed assegnati all'Aviazione di marina non possono però certo operare da navi tanto piccole e soprattutto prive di catapulte a vapore.
 
===Santa Maria===
Riga 129:
Le navi hanno 2 sonar DUUA 2A e DUUA 1D, 2 idrofoni DUUX 1A e 2H, sistemi ESM e di combattimento vari (a dire il vero, 2 sonar e 2 idrofoni sono anch'essi presenti sui 'Daphné'). In sostanza, però, gli 'Agosta' hanno una struttura più grande e capiente e questo è il principale cambiamento.
 
Derivati chiaramente dai 'Daphné', la principale differenza è come detto il numero minore di lanciasiluri nonostante il raddoppio dei siluri presenti, cosa possibile perché il semplice ma pesante e ingombrante sistema di lanciasiluri monocolpo è stato rimpiazzato con un sistema di ricarica rapida per un numero molto piccolo di lanciasiluri. La liberazione della prua consente l'integrazione del sonar di prua entro la forma dello scafo anziché nel caratteristico sistema sito sopra di questa a mç di 'naso'. Questo aiuta la silenziosità, velocità del battello e anche a portare eventualmente sonar più grandi. Addirittura, nei sottomarini americani e giapponesi i tubi di lancio oltre che essere pochi sono spostati a mezzo scafo per liberare totalmente la prua onde ospitare un sonar di dimensioni che siano le maggiori possibili per la sezione dello scafo resistente. La cosa appare per certi aspetti curiosa, visto che i sottomarini moderni sono dogmaticamente legati alla silenziosità e preferiscono stare in ascolto passivo, attivando solo raramente il sonar (che nelle navi inglesi sono attivabili solo con l'autorizzazione del capitano, anche per evitare che potenziali nemici captino le emissioni e traggano informazioni sulle apparecchiature elettroacustiche) e inoltre, ad alta velocità i sonar tendono ad essere assai inefficienti (differentemente dai radar, i sonar sono molto sensibili al rumore di fondo). I 'Galerna' spagnoli sono stati costruiti in ambito nazionale e hanno i nomi di GALERNA (S-71) , SIROCO (S-72), MISTRAL (S-73), TRAMONTANA (S-74), impostati nel 1977, 78, 80 e 81 e varati nel 1981-84 e consegnati nel 1982, 83, 85 e 86 rispettivamente. Tra le armi usate dai battelli spagnoli, i siluri dovrebbero essere sia francesi che Mk.37 americani, missili Exocet e mine TSM-3510.
 
===Descubierta e le altre===
Riga 138:
Le 'Descubierta' non sono state apprezzate solo in Spagna ma sono state esportate anche in Egitto e Marocco. Né sono state le sole navi 'leggere' spagnole, anzi: negli anni '70 vennero costruite le 12 cannoniere appartenenti alle classi 'Lazaga' e 'Barcelo', oramai passate in seconda linea (le seconde) o vendute alla Colombia (le prime). I 10 scafi classe 'Anaga' sono stati costruiti negli anni '80, e pur trattandosi di guardiapesca da appean 350 t hanno nondimeno un cannone da 76/50 mm. A parte questi, sono entrati in servizio anche altri tipi: le 6 vedette d'altura di due classi 'Toralla' e 'Conejera', nonché vedette litoranee. Tutto questo avrebbe portato nel corso degli anni '90 ad una ulteriore evoluzione con la creazione di un vero Servizio Guardiacoste che coordina una serie di servizi già esistenti, per esempio la Guardia Civil del Mar, e la flotta disponibile ha raggiunto l'ottantina di mezzi da pattugliamento, circa 12 rimorchiatori di cui 8 oceanici, e due navi appoggio e comando da 1600 t, la PETREL e la CONDOR.
 
Nonostante questa istituzione, l'Armada, similmente alla MM italiana ha seguito il guazzabuglio della redistribuzione dei ruoli delle marine del dopo Guerra fredda, con l'immissione in servizio nel 1991-92 delle 4 navi 'Serviola'. Si tratta di navi da 1100 t che in caso di necessità sono predisposti per CIWS e missili antinave Harpoon, come le navi maggiori della Coast Guard americana. Per il resto hanno un vecchio cannone automatico da 76/50 mm , due mitragliatrici da 12,7 mm e una piattaforma per elicottero. La forza comprendeva anche alcuni pescherecci oceanici convertiti dei tipi 'Alboran' e 'Chileru', comprati nel 1994-004 dal Ministero dell'Agricoltura e Pesca, utilizzati pertanto come navi per la sorveglianza delle sempre più preziose risorse ittiche. Recentemente (in maniera simile alle 'Minerva' italiane) le 'Descubierta' hanno subito una riduzione dell'armamento missilistico e silurante (ma reimbarcabile in caso di necessità), cosa accaduta a 5 delle 6 navi che poi, al momento in cui saranno disponibili OPV (grandi navi pattuglia) di nuova costruzione saranno poste in vendita.
 
===MCM, ausiliarie e velieri===
In termini di navi MCM la dotazione di vecchie navi riguardava 12 dragamine: gli oceanici 'Guadalete' e i costieri 'Bluebird' americani. Per rimpiazzare questa flotta, almeno in buona parte, sono stati ordinati i cacciamine 'Segura'. Queste modernissime navi costruite in GRP, pesanti 550 t a pieno carico, sono nient'altro che i 'Sandown' inglesi modificati e si riconoscono per il fumaiolo elegantemente sdoppiato sui fianchi della struttura, quasi a mò di traghetto moderno,piuttosto che sito al centro come al solito in un'unica grossa struttura. Essi hanno avuto una ordinazione per 2 serie nel 1993, e sono entrate in servizio dal 1999. Le navi della prima serie sono 4, tutte in linea nel 1999-2000 con sonar AN/SQQ-32, sistemi di controllo NAUTIS-M e due popolari ROV PAP-104 Mk 5 francesi, ma costruiti su licenza (si tratta senza dubbio del sistema teleguidato di maggior successo in questo campo). le navi della prima serie sono la SEGURA (M-31), SELLA (M-32), TAMBRE (M-33), TURIA (M-34), impostate nel 1995-98 e varate nel 1997-99. La seconda serie ha visto la realizzazione di DUERO (M-35) e TAJO (M-36) con capacità anche di caccia mine. Altre risorse sono il comando UBMCM , ovvero i sommozzatori antimine, dipendenti dal Comando sommozzatori di Cartagena, e la nave appoggio cacciamine DIANA, una ex-corvetta classe Descubierta convertita, ecco perché mentre le altre navi sorelle hanno attualmente la serie P- come pattigliatori, la DIANA ha la sigla da unità MCM di M-11.
 
Infine, le navi ausiliarie hanno ricevuto una notevole attenzione, dopo una lunga fase di trascuratezza (abbastanza comprensibile visto che si stentava a mettere in servizio una prima linea di unità navali). Negli anni '90 sono arrivate la JOSE PATINO e la MARQUES de la ENSANADA. Il primo è un rifornitore da 22 nodi e 17.000 t standard, di progetto olandese-tedesco, con un CIWS Meroka e sistemi per il rifornimento di 13.000 t di materiali e carburante nonché capacità di assistenza logistica anche per aerei. L'altra nave ha invece 19.000 t di dislocamento ma solo 16 nodi, una petroliera capace di rifornimento ma senza capacità di manutenzione.
Riga 212:
Per la Fuerza de Reacion Rapida spagnola vi sono tre unità pronte: la brigata paracadutisti, la brigata avioportata e la Brigata anfibia. Questa organizzazione venne raggiunta nel 1991. La TEAR è stata impiegata spesso negli impegni oltremare recenti, ma normalmente è basata a Cadice, nella base di San Fernando, con 4.000 militari professionisti e 2800 riservisti. Attualmente, con la ristrutturazione chiamata PLAN E-01A, è stata divisa in due unità: la Brigata de Infanteria de Marina o BRIMAR, cheè una delle sole 8 brigate attualmente attive nelle F.A. spagnole (le altre sono nell'esercito) e la Unitad Base, ovvero il servizio logistico. LA BRIMAR, comandata da un generale di brigata che è anche il capo di tutto il Tercio de Armada fa parte di varie organizzazioni sovranazionali, per esempio della forza italo-spagnola SIAF. Essa ha un battaglione comando, 2 da sbarco, 1 meccanizzato, un gruppo di armi speciali, uno di artiglieria e uno logistico. La BRIMAR, concepita per operare in maniera moderna e flessibile, ha una forza complessa. Ogni battaglione ha 3 compagnie di fucilieri, una di commandos e servizi di scouting, una di armi pesanti che consistono su sezioni con M2HB, lanciagranate da 40 mm automatici su gipponi HUMMER una controcarri con MILAN ed EC-90, e una mortai con pezzi da 81. Prima ancora che venissero riorganizzati sono stati usati in Shaara Occidentale negli anni '70, varie operazioni multinazionali, e persino -con una sezione della 6a compagnia del Second battaglione - alla crisi del 2002, quando venne riconquistata l'isola di Perjil.
 
Per quanto riguarda il 3o Battaglion Mecanizado, esso è il successore del Grupo Mecanizado anfibio, cosa avvenuta nel 2001. La sua struttura comporta l'11a compagnia carri pesanti con una forza di 16 M60A3, associato ad uno squadrone con 17 carri Scorpion, e infine vi sono due compagnie meccanizzate , la 9a e la 10a, rispettivamente con 8 AAV-7A1 (LVTP-7 aggiornati) e 18 MOWAG PIRANHA III 8x8, che vennero consegnati nel 2003-04. A parte questo piccolo e vario nucleo corazzato (un battaglione con 4 compagnie ciascuna con un differente mezzo cingolato o ruotato!), vi è il Grupo de Artilleria de Desembarco. Ovviamente, il nucleo corazzato della Brigata è importantissimo per la delicata fase dello sbarco, anche perché è dotato di mezzi corazzati buoni per ogni condizione: i carri leggeri Scorpion e i blindati per la fanteria sono anfibi, gli AAV hanno grande capacità di trasporto truppe (25 uomini), i LAV e gli Scorpion possono inoltrarsi nel territorio in missioni di pattugliamento, infiltrazione, ricognizione, mentre i carri sono utili per sostenere eventuali forti resistenze, anche con mezzi corazzati. L'artiglieria è però altrettanto importante, visto che i tempi degli sbarchi sanguinosi dell'epoca classica non possono essere ancora tollerati, e questo richiede un cospicuo e rapido appoggio di fuoco. L'artiglieria ha 6 M-109 semoventi con le nuove artiglierie da 39 calibri, e circa 12 M-56 da 105 mm trainati e someggiabili. Vi sono altre armi vecchiotte , i cannoni M40 SR ma sono tenuti in riserva. Altri supporti sono gli HUMMER portamunizioni, cingolati M-992 FAASV usati per lo stesso ruolo (con gli M109), e una batteria con i missili moderni Mistral, armi moderne e temibili con 6 km di gittata e 2,5 mach di velocità massima. Recentemente l'artiglieria è stata informatizzata, mentre il compito di armi controcarri pesanti ha visto l'arrivo nel 2003 del Grupos de Armas Especiales, che ha una compagnia di 12 lanciamissili TOW-2A sui soliti gipponi HUMMER, un'altra compagnia da sbarco con 12 AAV-7A1, una del genio in fase di passaggio, pare sui PIRANHA, e una d'assalto anfibio con mezzi speciali come i 'SUPERCAT'. Infine vi è un gruppo di sostegno e uno di forze speciali. Quest'ultimo è suddiviso tra due unità: l'Unidad Especial de Bucadores de Combate, istituito nel 1971 e basato a Cartagena. È basato su circa 100 sommozzatori-paracadutisti con il ruolo di attacchi e infiltrazioni offensive. L'altro è poco meno agguerrito ma sono gli UBMCM, gli specialisti della lotta contromine fondati nel 1982 . Vi è poi l'Unidad Especial de Desactivadores de Explosivos, artificieri subacquei e spesso usati in funzione antiterrorismo. L'origine di questi reparti speciali è il Cuerpo de Buzos che venne fondato già nel 1924.
.Infine vi sono i ricognitori-guastatori della Fanteria di marina.
 
Le navi sono l'altro aspetto della questione: la forza del Gruppo DELTA ha le navi da assalto anfibio LPD GALICIA e CASTILLA, consegnate nel 1998 e nel 2000, di progettazione ispano-olandese. Esse sono grandi navi da 160 metri e 13.815 t a pieno carico, con motori diesel per 6.000 miglia a 19 nodi. Il ponte di volo poppiero da 25 x 60 m con aviorimessa per 4-6 macchine ad ala rotante. Infine hanno un bacino allagabile. Le truppe a bordo sono un massimo di 543 soldati mentre i mezzi allocabili arrivano a 33 carri M-60 oppure un massimo di 170 veicoli corazzati leggeri. Esistono apprestamenti sanitari e la nave ha come protezione i CIWS Meroka da 20 mm. Altre due navi anfibie sono la CORTES e la PIZARRO che sono grosse navi LST dal caratteristico 'ponte levatoio' anteriore, costruite nel 1971. Sono state comprate nel 1994-95 e hanno capacità, specialmente dopo l'aggiornamento che hanno avuto, tutt'altro che disprezzabili. Sono difese da CIWS Phalanx (per una volta non sono stati sostituiti䈠dai Meroka) , hanno 8500 t e 20 nodi di velocità, trasportano 430 uomini e 500 t di materiali. In riserva vi sono anche 3 navi tipo 'Edic' (un progetto francese), piccole navi da 700 t del 1965-68, aggiornate nel 1987. Le truppe spagnole del Tercio, supportate dalla flotta sono state recentemente anche quelle nei Balcani con le operazioni come l'ALFA BRAVO, UNPROFOR, ALBA e IFOR/SFOR. Oramai la forza anfibia spagnola è integrata nel CAFMED, Combined Amphibius Force Mediterranean. In effetti, si tratta di una forza anfibia che in Mediterraneo non ha altri paragoni, con una forza di circa 10.000 uomini e 4 grandi navi anfibie.
 
===Aviazione di Marina===
Riga 255:
Allo scopo di rendere più agevole riassumere una tale e complessa forza militare, ecco un riassunto delle forze navali spagnole (date: impostazione, varo, consegna):
 
'''Portaerei''': , 17.200 pc., 195,0x24,3x 7,8 m, motori COGAG LM 2500 (34.600 kW) per 25,5 n ,dotazione 6-12 AV-8, 6-8 H, 4 CIWS
 
*PRINCIPE DE ASTURIAS (R11), __1979__82__88
Riga 302:
*VENCEDORA (P-79) ___1978__79__82
 
'''Pattugliatori SERVIOLA''': 1.125 t , 68,7 x104 x3.4 m, 2 diesel MTU 16V-956 5.516 kW, 1x76 2 x12,7, 1 eli.
 
*SERVIOLA (P-71) ___1989__81__82
Riga 416:
===Logistica===
 
Novità anche per la linea di navi di rifornimento con una petroliera di squadra ordinata a Navantia nel 2005, impostata nel 2007 e varata nell'ottobre dello stesso anno. Il costo previsto è di 213 milioni di euro. Le dimensioni sono 174 x 23 m , disloca 19.300t e viaggierà a 20 nodi con un raggio di 6000 miglia nautiche. Ha la capacità di trasportare 10.000 m<sup>3</sup> di rifornimento trasferibili con 5 stazioni ad altrettante navi. Ha un hangar poppiero, ospedale, sistemi antinquinamento. Il suo nome previsto è CANTABRIA.
 
===Aviazione imbarcata<ref>Fassari, Giuseppe 'La flottilla de Aeronavales spagnola', Aerei set-ott 2010</ref>===