Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Italia: Marina 5: differenze tra le versioni

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Gian BOT (discussione | contributi)
m Bot: Correggo errori comuni (tramite La lista degli errori comuni V 1.0)
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Come equipaggiamenti vale la pena di ricordare i designatori laser GLDII della Litton, con tanto di GPS per rilevare la posizione dell'operatore, camera termica, computer Viking 2000. Il tutto è stato considerato necessario perché, come insegnato dall'esperienza in Kosovo, il rischio di danni collaterali è alto in situazioni belliche reali, per cui si rischia di colpire veicoli civili e poi non rendersi conto dei danni inflitti, magari ad un ponte strategico, perché i crateri sono stati occultati con lamiere verniciate. L'importanza degli 'osservatori avanzati', insomma, è fondamentale rispetto alla mera osservazione aerea, anche ad alta tecnologia. Visto che il GLD ha un computer, la telemetria del bersaglio più la posizione dell'operatore danno l'esatta posizione del bersaglio, comunicabile anche al sistema C2PC del comando o ad un aereo come l'AV-8B Plus, tramite il TLDHS, Target Location Designation and Hand Off System che informa il computer di missione dei dati e magari ricevendo anche le immagini e i filmati ripresi dal pod in dotazione all'aereo, il Litening II. Inoltre è possibile trasmettere le immagini della camera termica anche ad altri operatori. Insomma, si tratta di un sistema che garantisce una interoperabilità inimmaginabile quando le prime bombe laser cominciarono a cadere in Vietnam, già allora suscitando vivo clamore. I sistemi di comunicazione sono pure in carico al Carlotto, con apparati che non di rado hanno problemi di compatibilità tra nazione e nazione. Il S.Marco ha apparati radio americani costruiti su licenza e quindi non ha problemi di interoperabilità con i Marines americani, un bel vantaggio operativo perché nelle missioni anfibie le comunicazioni precise e tempestive sarebbero fondamentali. Tra il materiale in dotazione: radio digitali VHF-UHF Harris RF-5800H-MP Falcon II multibanda, che sono materiali comprati di recente e come tali, molto avanzati (si sà, l'elettronica fa passi da gigante..), tanto che sono possibili comunicazioni in fonia, data-link, GPS integrato, sistemi ECCM di protezione comunicazioni, indicazione automatica della posizione operatore tramite il GPS inviata al comando; poi è arrivato anche il minuscolo MBITR AN/PRC-148(V)(C), che è un aggeggio pesante 700 gr, dimensioni appena 3x6x21 cm, capace di comunicare sia con voce che con dati e sia VHF che UHF satellitare. I sistemi più tradizionali sono della SELEX: gli SRT 178 e i più potenti 478 in banda HF, il Tardidan PRC 660 in UHF, il VHF Selex SRT 633 e 634 da circa 4-16 km di portata, o i VHF AND Taridan PRC 624 di portata minore per le pattuglie; per le operazioni da sbarco ci sono anche i sistemi shelterizzati da 1 kW Selex SRT 1075 e 1080, poi gli SHF satellitari in banda X che gestiscono fino a 2 MB/sec; ce ne sono 2 bibanda e 1 tribanda (al 2005) in banda X e C o Ku; con la prima lunghezza d'onda è possibile comunicare con i satelliti come il SICRAL e con le altre due la copertura è oramai pressoché mondiale (specie con la banda C), utilizzabile anche con connessioni a banda larga commerciali; infine vi sono un sistema mini-SHF di minori capacità e quelli portatili come il Manpack SHF in banda X da 32 kB sec, per fonia o scambio dati.
 
Per quello che riguarda il battaglione CAORLE, sempre del reggimento Carlotto, la sua missione è anche formativa, addestrando i VFB fino al 2006, poi i VFP4 (ferma di 4 anni) che sono selezionati nella scuola Sottufficiali della MM e ricevno la qualifica FcM che ovviamente significa Fuciliere di Marina, dopo un corso apposito. Nella Forza da Sbarco viene poi fatto un corso di 20 settimane: 8 iniziali di addestramento basico e fisico, 12 specialistiche per diventare mortaista, missilista, assaltatore o pioniere. Dopo essere presi in carico al S.Marco e fatte due esercitazioni nazionali, arriva la 'Combat Readiness' e il soldato è bell'e fatto e arruolato. Al termine dei 4 anni eventualmente il nostro Marò chiede di passare in SPE e fa un altro corso di 12 settimane al CAORLE, più 4 settimane in un reparto operativo. Può diventare abilitato a ruoli come 'Recon', armi di supporto', logistica', pioniere', SDO' osservatore etc. Esiste anche il Corso di Abilitazione Anfibia frequentato da sottufficiali e ufficiali dietro apposita domanda: uno di staff-logistica da 3 mesi + apprendistato al reparto, e quello operativo di 6 mesi per diventare comandanti di plotone. Davvero la qualità in una piccola realtà come il S.Marco è ben curata. Viene in entrambi i casi acquisito il brevetto anfibio. C'é poi il corso di 'Specializzazione Anfibia' da frequentare a Quantico, negli USA dai 'cugini' Marines, con corsi di Expedionary Warfare o di Communication Information System. Dal 2006 pare che i corsi siano stati 'accorciati' come trasferta, in quanto la formazione era da tenere in Spagna. Sempre nei propri ambiti il CAORLE cura anche i nocchieri dei mezzi da sbarco e cura anche altri corsi d'addestramento per altri reparti della MM. Tra i tanti compiti, quello della formazione degli SDI (Servizio Difesa Installazioni) per il personale VFP1. Ogni anno vengono anche tenuti campi scuola nell'area di Massafra per l'Accademia navale (allievi di prima e seconda classe del Ruolo Normale), che durano una settimana e fanno parte del Corso 'Arte del Comando' , e dal 2005 anche il Collegio Navale Morosini manda allievi per frequentare un simile corso. Poi c'è il Corso 'Combat Medicine' per personale medico e paramedico da mandare all'Estero. Vi sono anche altri corsi, ma questi sono almeno un buon esempio di quello che si fa. L'area addestrativa è costituita da due zone a circa 15 km da Taranto, l'isolotto di Pedagne e il poligono di Torre Cavallo. Ovviamente l'addestramento in mare è fondamentale per fare dei validi soldati di Marina.
 
Dentro la caserma c'è invece un'aula Magna, il poligono FATS e varie aule. Il poligono viene usato per l'addestramento con i fucili SC-70/90, i mitra MP-5A e il Panzerfaust 3. Si tratta semplicemente di uno schermo in cui viene proiettata una serie di scenari con figure statiche o in movimento, elicotteri da abbattere, carri da distruggere etc. etc., con un massimo di 5 'giocatori' con le armi, poi c'è il debriefing con l'analisi dell'azione e gli eventuali errori commessi. Nella caserma si imparano anche i segreti del sistema C2PC che come si è visto, è diventato davvero molto importante per le operazioni anfibie moderne.
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M-2HB Browning,
Instalaza C-90,
Panzerfaust 3 ,
Milan,
BGM-71 TOW2,
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Diventarono strutture ufficiali della Marina Militare nel 1952 (dopo la revoca dei vincoli del Trattato) con la costituzione, sotto il comando del tenente di vascello Massarini, del "Gruppo Arditi Incursori" , successivamente ridenominato MARICENT.ARD.IN i cui membri, oltre alle operazioni in mare, venivano addestrati al combattimento in montagna ed alle attività di aviolancio per consentire all'unità una preparazione in tutti gli scenari di combattimento. Alcuni operatori del reparto venivano inviati a frequentare corsi specialistici negli Stati Uniti d'America, in Francia e nel Regno Unito presso reparti analoghi. Il 15 febbraio 1960 fu ufficialmente costituito il Comando Raggruppamento Subacquei e Incursori “Teseo Tesei”, denominato appunto COMSUBIN.
 
Il Comsubin comprende due reparti combattenti: il GOI ed il GOS.