Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Iraq-Iran: differenze tra le versioni

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Stormo caccia e ricognizione:
* 2nd Sqn, Hunter F.Mk.59B , Mawsil/Qayyarah AB
* 4th Sqn, Hunter FR.Mk.10 e F.Mk.59/59A , Kirkuk/al-Huriya AB
* 702nd Sqn (OCU), Hunter F.Mk.59A/59B , Mawsil/Qayyarah AB
 
*84°(recce) e 96° Sqn su MiG-25R e P
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Con la rivoluzione iraniana del febbraio 1979, esito finale di rivolte iniziate nel '78, lo Shah, già malato gravemente, dovette fare le valigie e trasferirsi all'estero, pilotando di persona uno degli aerei usati per l'esodo della sua famiglia e dei propri beni. Dopo questa rivoluzione popolare che cacciò il dittatore, però, iniziò una serie di eventi in cui l'unica struttura che si dimostrò adatta fu il clero islamico così che Khomeini tornò dall'esilio parigino. Le persone troppo colluse con l'occidente furono esiliate, imprigionate o fucilate. Molti erano ufficiali, specie dell'aeronautica ora ribattezzata IRIAF, ovvero forza aerea rivoluzionaria (e non imperiale). La cosa dava un certo livello di speranza agli irakeni di poter sconfiggere i potentissimi vicini, ma il passo fu troppo svelto. Ancora qualche anno e gli islamisti avrebbero praticamente annientato lo strumento militare. Ma nel 1980 non era ancora troppo tardi.
 
Così si arrivò all'inizio dei combattimenti diretti. L'inizio ufficiale fu il pomeriggio del 22 settembre, ma in realtà si stava già combattendo fin dal 4 , che è considerato in Irak la data di inizio della guerra. Le aviazioni opposte iniziarono a supportare le proprie truppe, che per l'Iran significava anche supportare i propri soldati al Nord, dove combattevano contro i Kurdi, come sempre usati dalle due nazioni per combattere l'altra visto che c'erano sia in Iran che in Irak e in entrambe le nazioni avevano una loro volontà di indipendenza (per non parlare poi della Turchia). Vi furono presto anche i primi scontri aerei. Un F-14 si imbatté in una flotta di Mi-24 Hind irakeni, e tentò di ingaggiarli. Erano in volo a quote abbastanza basse da non riuscire ad acquisirli con il radar per tirare i missili Sparrow, non c'erano a bordo i Phoenix e due missili Sidewinder lanciati si schiantarono sulle dune infuocate dal calore. Così rimase solo il cannone Vulcan, con cui venne sferrato un attacco che schiantò al suolo uno degli apparentemente ignari Mi-24. Questa fu la prima vittoria registrata, attorno al 13 settembre, dagli F-14. La situazione era tale che agli irakeni venne assicurato da parte dei Sauditi e Kuwaitiani la vittoria contro l'apparentemente indebolito Iran, mentre gli americani cedevano i piani delle difese aeree per organizzare meglio un attacco aereo. A quel punto iniziò la manovra d'invasione nella zona del Khuzestan, in un punto dei circa 700 km di confine tra le due nazioni. Nel frattempo l'aviazione attaccava con parecchie sortite obiettivi fin nell'interno del Paese. Ma senza molto successo, e senza speranze di distruggere obiettivi così ben protetti e grandi come le bari aeree, malgrado che queste avessero la maggior parte degli aerei (come anche circa la metà degli elicotteri dell'Esercito) fermi a terra data l'impossibilità di usarli dopo la rivoluzione.
 
Ma gli iraniani reagirono molto rapidamente, già dopo 4 ore dall'attacco aereo irakeno che in tutto totalizzò circa 90 missioni aeree, per giunta esplicitamente contro le piste piuttosto che contro gli aerei parcheggiati, perdendo un'occasione utile per eliminarli. Il giorno dopo 140 aerei iraniani armati con bombe Mk.82 e BL755, pod ECM e altri equipaggiamenti moderni attaccarono pesantemente obiettivi in Irak: F-4D, E, F-5E ed F. I danni furono pesanti con poche perdite volando bassi sull'Irak. Per giunta, vi furono dei combattimenti aerei in cui gli Irakeni ebbero la peggio, perdendo il 25 settembre 5 MiG 21 e 23 vicino a Baghdad contro due Phantom danneggiati. Quel giorno vennero colpiti vari obiettivi, per esempio l'aeroportro di al-Hurriyah, vicino a Kirkuk.