Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Guerre Arabo-israeliane: differenze tra le versioni

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Quanto all'Irak, la Royal Iraqi Air Force possedeva sei Bagdhdad Fury, derivati dai Sea Fury modificati; tre di questi andarono sotto controllo della REAF; poi c'erano sei Avro 652A Anson, sei Bristol Freighter Mk.31M, poi seguiti da sette DH Dove, vari T-6 e Auster AOP; forse anche la Transgioradia aveva dei T-6, ma di essi non v'é conferma.
Gli Egiziani cominciarono a fare sul serio attaccando l'aeroporto di Sde Dov, dove c'era il Tel Aviv Squadron, e distruggendo al suolo un altro RWD.13, un Seabee e un altro velivolo leggero israeliano. L'aeroporto non era tuttavia sprotetto. Sembra che quest'attacco fosse stato in realtà costituito da due ondate, avvenute nella mattina dei 16 maggio da parte degli 'Spit' di El Arish (Gaza). Il fuoco israeliano da parte di cannoni calibro 20 e 37 mm colpisce tuttavia uno Spitfire, costringendolo ad atterrare sulla spiaggia di Tel Aviv, senza molti danni. Tanto che quest'aereo, nella prima azione di fuoco ordinata da Israele durante la guerra 'vera', venne rimesso poi in servizio. Viene anche riportato l'attacco di Spitfire armati di bombe contro Akir e Haifa, ma il porto di quest'ultima località è protetto dalla RAF e tre Spit egiziani sono abbattuti. La REAF manda in azione anche i Lysander, armati con piccole bombe, mentre i Siriani lanciano all'attacco gli SNJ-5 Texan, che colpiscono a Sud del lago di Tiberiade. La REAF, malgrado l'incidente con la RAF, continua le azioni belliche nei giorni successivi contro Tel Aviv, Gerusalemme, Jaffa e altre località; dal 18 maggio entrano in azione i Dakota con bombe lanciate dai portelloni cargo sopra Tel Aviv, ottenendo l'incendio di un deposito di carburante; colpiti anche il porto e l'aerodromo di Petah Tiqua. Non c'era storia con queste premesse, almeno in aria e gli israeliani potevano replicare solo con i Primus armati di bombe leggere, e usati di notte, specie contro la Siria. Gli arabi si danno a loro volta al terrorismo internazionale. Il 20 stava decollando da Roma-Urbe un C-64A Norseman; poco dopo una bomba lo fece esplodere, uccidendo così Beurling e altri piloti diretti verso Israele. Non solo, ma altri due Norseman atterrano poi a Gaza, finendo catturati dagli egiziani, in quanto non avevano capito bene dove fossero le linee nemiche. In tutto, solo 17 dei 20 Norseman vennero portati a destinazione. Tra l'altro, il 21 i Primus attaccano Gaza con le bombe, tentando di distruggere gli aerei catturati. Gli altri diciassette Norseman vennero convertiti in bombardieri. Le missioni aeree oramai si susseguono in gran numero, per questo conflitto pressoché contemporaneo e simile a quello che stava dividendo India e Pakistan. Il 22 maggio la REAF attacca Ramat David in due ondate. Però là erano ancora presenti gli Spitfire RAF. I danni di questo fuoco fratricida sono pesanti, nove Spit sono danneggiati, un Dakota del No.620 Sqn è distrutto. Gli squadroni di Spitfire colpiti sono i No.32, 38 e 208; ma la seconda ondata non ha più l'effetto sorpresa e i potenti Mk.19 del No.208 Sqn danno la caccia agli aerei egiziani, abbattendone tre.
Finalmente, il 27 maggio lo Shin Alep diventa la Heyl Ha'Avir o HHA, che il 29 maggio ottiene i suoi primi caccia S.199, cifcca 20 esemplari per il No.101 Sqn al comando di Moody Alon. Già poco tempo dopo attaccano al crepuscolo una colonna egiziana, ma uno è costretto ad atterrare dopo essere stato colpito. Malgrado tutto, questi mediocri caccia sono una brutta sorpresa, soprattutto psicologica, per gli egiziani, fino ad allora forti di una supremazia aerea. Ma le cose sono ancora difficili a terra, tanto che a Jenin, nella battaglia del 31 maggio-3 giugno, vincono gli arabi e in maniera netta, contro gli israealiani che infatti da allora dovettero mollare la regione. A quanto pare, durante la battaglia, degli Harvard irakeni contribuirono stando da basi transgiordane (quel territorio che poi divenne la Giordania dopo la guerra d'indipendenza). Finalmente un buon successo per la HHA viene marcato il 3 giugno, quando Alon abbatte ben due C-47 Dakota Bomber, inviati al solito a bombardare Tel Aviv. Ma gli egiziani tentano il giorno dopo uno sbarco anfibio contro la città : usano giusto una nave da carico , la A.Fauzia, un LCT e una corvetta per la copertura. Tuttavia vengono contrastati duramente, anche con un DH Dragon Rapide e un Argus; quest'ultimo, armato solo con una mitragliatrice, e che viene abbattuto nel corso dell'azione in cui gli israeliani fanno sei passaggi a fuoco e mettono a segno un'unica bomba. Eppure questo basta per far invertire la rotta alla flotta nemica. Tel Aviv è salva. L'11 giugno 1948 viene firmata una prima tregua sotto controllo ONU.
La REAF e la HHA ne approfittarono per rinforzarsi. Si è parlato del Fury: la REAF ne incamerò uno, che altro non era che il prototipo F.2/43, con il Centaurus XV da 2.400 hp, in missione dimostrativa per cercare acquirenti. Ebbe successo, infatti venne comprato dalla REAF in maniera 'forzosa'. Era un supercaccia per l'epoca, da 732 kmh e 2.400 km di autonomia (con due serbatoi da 200 l l'uno). Poi arrivarono alcuni Baghdad Fury irakeni e solo dopo la guerra altri aerei seguirono, biposto inclusi.
Quanto ai P-51 Mustang israeliani, quattro vennero comprati negli USA, settembre 1948; erano ufficialmente 'smilitarizzati' e anzi, all'epoca erano già noti come F-51D; uno era un F-6D o RF-51D da ricognizione; nel '51 la HHA comprò altri 25 aerei dalla Flygvapnet svedese; il 29 ottobre 1956 erano presenti 29 aerei, apparentemente tutti quelli comprati in precedenza. Sebbene meno agile e meno potentemente armato rispetto allo Spitfire, il Mustang era superiore in velocità massima e autonomia, nonché come capacità di carico, ma il suo pilotaggio piuttosto impegnativo non lo fece mai amare quanto lo Spitfire, almeno alla maggior parte degli utenti non americani.