Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/USA-3: differenze tra le versioni

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Restano due cose da dire al riguardo di questi BQ-7. Una, poco nota, era che essi ebbero come predecessore l'S.79 ARP, a tutti gli effetti l'equivalente nella Regia Aeronautica, del Flying Fortress. Uno di esse venne fatto volare nell'estate del '42 contro la flotta inglese, ma venne perduto per avaria e si schiantò in Algeria. Il sistema era peraltro assai più semplice. Gli storici italiani recentemente hanno valutato come più efficace tale soluzione rispetto all'eccessiva complessità del progetto 'Aphrodite'. Tuttavia è anche vero che l'unico aereo mandato in azione andò fuori controllo e non ottenne risultati (aveva sotto la fusoliera due bombe da 1000 kg, o forse da 800). Pare che gli Americani si interessarano al concetto per i loro B-17 teleguidati, ma è anche vero che di drone d'attacco negli USA si parlava quantomeno dal 1937 (non stupisca che gli storici tendono a valutare le cose secondo la loro prospettiva), per cui è difficile trarre conclusioni definitive.
 
La seconda cosa di importante del progetto Aprhodite, è che causò una vittima importante. Accadde che Joe Kennedy, fratello maggiore del futuro presidente (che invece era andato in Marina, sulle motosiluranti), volasse con un BQ-8, durante la prima missione della Marina, che aveva il progetto 'Anvil'. Joe Kennedy era veterano dei pattugliatori ASW e aveva fatto le sue 25 missioni che gli davano il diritto al ritorno in patria, ma volle mettersi volontario anche per l'Operazione Aphrodite (Anvil per la Marina). Il 12 agosto 1944 lui e il secondo d'equipaggio , John Willy, decollarono con il BQ-8 (chiamato anche 'robot') da Fersfield, caricati con 9,6 tonnellate di Torpex, per attaccare il super-cannone V3 di Momoyecques, in Francia. Loro erano seguiti da un Mosquito con Elliot Roosevelt, che doveva filmare l'azione, erano ancora a poche centinaia di metri di quota, quando all'improvviso, circa 2 minuti dal decollo (e 10 prima dell'abbandono programmato) per un guasto a bordo, si attivò il detonatore. L'aereo esplose con un boato violentissimo, causando ingenti danni anche a terra. Il Mosquito, che seguiva ad appena 300 metri, venne gravemente danneggiato ed ebbe feriti a bordo, ma nonostante la sua struttura lignea, sopravvisse e tornò alla base.
 
Kennedy e Willy vennero considerati dispersi e in seguito decorati alla memoria: in realtà erano stati disintegrati dall'esplosione e nulla di loro venne mai recuperato.