Pensare Maimonide/Maimonide e Shekhinah: differenze tra le versioni

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Piuttosto che attribuire movimento a Dio, Onkelos crea espressioni che sembrano indicare che tale movimento significhi "la manifestazione e apparizione di una luce creata, intendo la ''shekhinah'' o l'azione della provvidenza". Per Onkelos,se non per Maimonide, le luci create sono veramente viste dall'occhio umano, la presenza della ''shekhinah'' è percepita in qualche modo. Ma Dio non viene visto, né è Egli presente in una qualsiasi maniera. In questo passo Maimonide inoltre fa un'importante equivalenza: luce creata = ''shekhinah'' = provvidenza.
 
In ''Guida'' i.28 (pp. 59-60), come abbiamo visto sopra, Maimonide fa un'altra equivalenza: ''kavod'' = ''shekhinah'' = luce creata. Combinando queste due equivalenze, otteniamo: ''kavod'' = ''shekhinah'' = luce creata = provvidenza. Vengono usati quattro termini differenti, a sedcondaseconda del contesto, per indicare un unico concetto: il modo in cui noi comprendiamo l'interazione di Dio con il cosmo.
 
{{Vedi anche|Essenza trascendente della santità|Guida maimonidea|Torah per sempre}}