Israele – La scelta di un popolo/Capitolo 3: differenze tra le versioni

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Inoltre, può esserci anche amicizia con alcuni che sono al di fuori dell'alleanza: troviamo esempi sia nella Scrittura che negli scritti rabbinici.<ref>Cfr. per es., {{passo biblico2|Giobbe|2:11}} (supponendo che Giobbe sia un ebreo e i suoi amici non-ebrei – cfr. TB Baba Batra 15b); TB Avodah Zarah 30a.</ref> Tuttavia, l'amore pattizio che è comandato si trova solo all'interno della stessa comunità dell'alleanza. È quindi intensivo piuttosto che estensivo. L'inclusione del mondo non-ebraico in quell'amore pattizio sarà il risultato del fatto che Dio li porterà nell'alleanza al tempo della redenzione finale — Dio, e non gli ebrei o chiunque altro estenderà l'alleanza in una marcia trionfale verso di loro da un punto superiore in quel preciso momento e luogo.
 
Credo che questa costituzione del rapporto ebreo-gentile non rientri nel problema di poter costituire solo il rapporto ebraico-cristiano, come fa Rosenzweig (e anche lì in modo abbastanza problematico), per quanto sia certamente privilegiato. Può estendersi all'islam come altra religione di rivelazione, e può estendersi anche a quelle religioni e filosofie che, sebbene non abbiano rivelazioni, rispettano un orizzonte trascendente della vita umana. E, infine, credo che ci permetta di costituire la dottrina dell'elezione di Israele in un modo che intenda l'assoluta originalità della realtà che essa afferma.<ref>Su questo punto della teo-''logia'', ho imparato molto dall'argomento di Karl Barth contro i tentativi all'interno della sua tradizione di derivare la dottrina cristiana dell'elezione da qualcosa che la precede ontologicamente, vale a dire, una provvidenza divina generale (si veda il suo ''Church Dogmatics'', 2/2, trad. {{en}} G. W. Bromiley ''et al.'' [Edimburgo, 1957], 94 segg.). Naturalmente, il mio essere ebreo e l'essere cristiano di Barth implicherebbe che ciascuno di noi differisse ''teo''-logicamente su ''chi'' è l'oggetto diretto dell'elezione di Dio: il popolo d'Israele o [[Serie cristologica|Gesù]]. In questo senso, si veda il pensiero del teologo ebreo più influenzato da Barth, vale a dire, [[:en:w:Michael Wyschogrod|Michael Wyschogrod]] nel suo ''Body of Faith'' (New York, 1983), spec. 58 segg.</ref> Ma non potrei assolutamente passare alle fonti classiche della dottrina dell'elezione e sperare di recuperarle filosoficamente se Franz Rosenzweig non mi avesse preparato una buona parte del percorso.
 
== Note ==
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<div style="height: 200px; overflow: auto; padding: 3px; border:1px solid #AAAAAA; reflist4" ><references/></div>
 
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[[Categoria:Israele – La scelta di un popolo|Capitolo 3]]