Israele – La scelta di un popolo/Capitolo 1: differenze tra le versioni

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== SPINOZA E LA SUA SFIDA ==
=== L'inversione della dottrina ===
Nessun tentativo autenticamente filosofico di recuperare la dottrina dell'elezione d'Israele e così esplicarne la verità per il nostro tempo può sperare di iniziare rigorosamente senza prima confrontarsi con [[Baruch Spinoza|Spinoza]] e poi superarlo. Perché è stato Spinoza a presentare quello che è ancora il più profondo rifiuto del significato tradizionale di questa dottrina. Il suo rifiuto fu uno che influenzò notevolmente quasi tutti i successivi pensatori moderni che se ne occuparono. Questo è stato anche il caso di quei pensatori ebrei che hanno scelto di rimanere parte del popolo ebraico, proprio come Spinoza aveva scelto di lasciarlo. Fu anche il caso di quei pensatori che erano molto contrari a qualsiasi altra cosa nella filosofia di Spinoza. E fu anche il caso di quei pensatori che probabilmente non avevano mai nemmeno letto Spinoza attentamente o addirittura letto per niente. Il potere di questo rifiuto è che non si trattava di un semplice rigetto della dottrina. Invece, fu un'inversione radicale del suo significato tradizionalmente accettato, una sua decostruzione, se vogliamo. Nella versione tradizionale della dottrina, è Dio che elegge Israele e instaura con lui il rapporto di [[w:Alleanza (Bibbia)|alleanza]]. Spinoza, al contrario, inverte questo rapporto e afferma che in verità fu Israele ad aver eletto Dio e ad instaurare con Lui il rapporto di alleanza.
 
Questa inversione di senso fu compiuta da una lettura esplicita delle fonti bibliche della dottrina, lettura che riteneva molto più convincente di quella della tradizione ebraica fino a quel momento. Tuttavia, il vero potere dell'inversione è che si basa sul fondamento stesso dell'intera filosofia di Spinoza, la sua visione intellettuale di Dio. Qualsiasi tentativo filosofico di recuperare la dottrina per il nostro tempo non può essere veramente convincente se non affronta e supera l'inversione di senso fatta da Spinoza alle sue stesse radici e poi procede da esse lungo la traiettoria di Spinoza. Troppi pensatori ebrei, che si opponevano al rifiuto dell'ebraismo da parte di Spinoza e alla sua defezione dal popolo ebraico, non sono comunque andati abbastanza a fondo nel loro confronto con la base filosofica di tutto questo. Di conseguenza, poiché non l'affrontarono pienamente, alla fine non furono realmente in grado di superare il suo rifiuto di ciò che sta al centro stesso dell'ebraismo.
 
=== Il Dio di Spinoza e le Sue relazioni ===
È chiaro perché al Dio di Spinoza non può essere attribuita la capacità di elezione in generale e l'effettiva elezione di Israele in particolare. L'elezione è la scelta da parte di una persona di un'altra persona tra una gamma di possibili candidati. Questa scelta stabilisce poi un rapporto reciproco tra elettore ed eletto, in termini biblici un'"alleanza" (''berit''). L'elezione promette anche che il suo scopo ultimo sarà adempiuto, che è quello di portare finalmente il mondo intero nell'alleanza, cioè nella "redenzione" (''ge’ulah''). L'elezione è molto più fondamentale della semplice libertà di scelta nel senso ordinario, in cui una persona libera sceglie di compiere un atto da una serie di atti possibili. Invece, l'elettore sceglie un'altra persona ''con cui'' agirà e riceverà risposte, quindi stabilisce la comunità ''in cui'' devono essere compiuti questi atti e poi promette ciò ''per cui'' è avvenuta l'elezione. Il contenuto di queste scelte pratiche è regolato dalla legge (''Torah''), ma non potrebbero esserci standard di azione così coerenti senza il precedente contesto dell'elezione, l'instaurazione di una comunità di alleanza e la promessa di uno scopo ultimo.<ref>Per l'inclusione del significato di ''Torah'' in quello di ''berit'', si veda [[w:Abraham Joshua Heschel|Abraham Joshua Heschel]], ''The Prophets'' (Philadelphia, 1962), 230.</ref> L'elezione di alleanza, quindi, richiede un'ontologia che possa costituire possibilità, relazione reciproca e scopo. Tutti e tre questi modi, tuttavia, sono preclusi dall'ontologia di Spinoza. Tutti e tre, come relazioni esterne, intendono la trascendenza, qualcosa che l'immanenza delle relazioni interne di Spinoza non può sopportare.
 
 
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== Note ==
{{Vedi anche|Baruch Spinoza|Serie misticismo ebraico}}