Sorpresa: differenze tra le versioni

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Il 20 ottobre 1973, la fanteria israeliana attraversò il Canale di Suez. La battaglia durò quarantotto ore. Quando finì, gli egiziani, che erano precedentemente avanzati in marcia, si trovarono intrappolati, con gli israeliani ad entrambi i fianchi. Israele controllava le line di approvvigionamento egiziane. Trecentomila uomini: se Israele non avesse dato loro acqua, sarebbero morti tutti. Anwar Sadat chiese di trattare. Quello che era sembrato un trionfo egiziano – portare un grande esercito attraverso il Canale – all'improvviso sembrava una brillante strategia israeliana. Gli esperti military si chiesero se i generali l'avevano pianificata in questo modo: far avanzare gli egiziani, passar loro dietro alle spalle e chiuderli in trappola.
 
Un totale di 2656 israeliani erano stati uccisi nella guerra di Kippur, e più di 7000 feriti. Gli arabi ebbero 15000 morti e 35000 feriti. [[:en:w:Gershom Gorenberg|Gershom Gorenberg]] equipara questi dati alle perdite della Prima Guerra Mondiale, specificandone le computazioni equivalenti. Tenendo conto della dimensione della popolazione israeliana e rivalutandone i numeri su una curva, i 2656 morti israeliani equivalgono a 165000 morti americani. Ma tali equivalenze probabilmente dicedicono meno delle realtà della guerra – una vita è una vita è una vita – di quanto non dica lo stato mentale degli israeliani dopo che gli spari erano cessaticessarono. Sui libri, sembrò che Israele avesse vinto con tutta facilità. I combattimenti durarono appena tre settimane, e alla fine Israele non solo aveva recuperato ciò che aveva perso inizialmente, ma ne aumentòaveva aumentato i territori, coi suoi soldati appostati su entrambe le sponde del Canale di Suez.
 
 
Tuttavia non fu così che Israele si sentì alla fine del conlitto. Non fu il numero dei morti che devastò psicologicamente Israele. Fu la natura della lotta, la sorpresa e ciò che aveva causato agli israeliani di essere sorpresi. Molti di loro avevano creduto che l'era delle grandi guerre fosse finita, che gli arabi erano stati sconfitti, che il Sionismo aveva trionfato — ma tutto questo era stato smascherato come una totale fantasia, un sogno. Gli arabi non erano stati battuti nel 1967, e non lo sarebbero mai stati. La lotta sarebbe continuata. E sì, ora siamo al sicuro, perché siamo più forti, ma come lo saremo fra dieci anni, o fra cento?