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Quasi un ''déjà-vu'' riproposto oggi, mezzo secolo dopo, con l'invasione dell'Ucraina da parte di una neo-dispotica Russia, la Guerra del Kippur fu un punto di svolta per Israele. Per molte persone, ci vollero decenni per capire cosa significasse, ma gli astuti capirono istintivamente: la lotta con gli arabi, che gli israeliani credevano di aver vinto nel [[w:Guerra dei sei giorni|1967]], in realtà non erano stati vinti, e non sarebbero stati vinti per una generazione, e forse per sempre. La strategia [[w:Sionismo|sionista]] a lungo termine, in cui Israele batteva gli arabi finché, come la metteva Ariel Sharon, "non avessero sviluppato una psicologia di disfatta", e fossero arrivati a credere che non avrebbero mai vinto, e quindi accettato lo Stato ebraico, non aveva funzionato. Il fatto che tu potessi vincere e vincere e comunque non vincere, fu come uno shock per la maggioranza degli israeliani. Un giorno è vittoria e cieli blu, e il giorno dopo è guerra ovunque, in ogni direzione dell'orizzonte.
Anni fa mi misi in viaggio per tutto Israele ad incontrare alcuni degli uomini che avevano comandato l'[[w:Forze di difesa israeliane|esercito israeliano]] (IDF) nel 1967 e 1973. Erano ormai molto anziani e curvi, ma conservavano quella fisicità vivace che ti aspetti dai soldati. Abbracciavano, afferravano,
[[File:1973 sinai war maps.jpg|thumb|250px|right|L'ingresso egiziano nel Sinai (6-13 ottobre) e il contrattacco israeliano (13-15 ottobre)]]
Ci sono stati in effetti tre Israele: la traballante piccola nazione
Tornato dal mio ufficio a fine giornata, ascoltando la radio appresi le prime notizie frammentarie e poi sempre più dettagliate: gli egiziani avevano attraversato il Nilo ed erano entrati nel Sinai, non con pochi soldati ma con un intero esercito. Ottantamila uomini. Avanzavano coperti da missili [[w:Missile terra-aria|SAM]] russi. La frontiera era stata sorvegliata da avamposti fortificati: la [[w:Linea Bar-Lev|Linea Bar-Lev]]. Molte di queste fortificazioni erano già state distrutte – poiché era Yom Kippur, gran parte dei difensori erano in licenza quando vennero sparati i
== La sorpresa di Golda Meir ==
{{Doppia immagine verticale|right|Golda Meir 03265u.jpg|Golda Meir Signature.svg|250|[[w:Golda Meir|Golda Meir]] nel 1973|Firma di Golda Meir}}
Perché l'attacco fu una tale sorpresa?
Tanto per cominciare, gli israeliani (come ho
Golda Meir nacque nel 1898 a Kiev, [[w:Ucraina|Ucraina]], dove [[w:pogrom|pogrom]] prima e [[w:Olocausto in Ucraina|nazisti]] poi, gli ebrei non avrebbero avuto una vita facile.E così la sua famiglia si trasferì a [[w:Milwaukee|Milwaukee]], negli Stati Uniti, quando aveva otto anni. Visse anni ''americani'', prendendo l'autobus per andare a scuola, leggendo tascabili, mangiando [[w:crema inglese|crema inglese]], ma ricordandosi di [[w:Sion (monte)|Sion]]. Si sposò a ventun anni e fece l'[[w:Aliyah|Aliyah]]. Raccolse mandorle in una fattoria nella [[w:Piana di Esdraelon|Valle di Jezreel]], ma era schietta e ambiziosa e si fece strada in posizioni di autorità, prima nel suo [[w:kibbutz|kibbutz]], poi nel suo partito politico. Al momento della [[w:Piano di partizione della Palestina|partizione UNGA]], Golda era arrivata ai vertici della direzione [[w:Sionismo|sionista]] ([[w:David Ben Gurion|Ben Gurion]] famosamente la chiamò "l'uomo migliore al governo".) Nel 1948 le fu assegnata una missione importante. Travestita da araba, attraversò il [[w:Giordano (fiume)|fiume Giordano]] per incontrare [[w:Talal di Giordania|Abdullah bin al-Hussein]], allora re di [[w:Giordania|Giordania]], che cercò di persuadere a star fuori dalla guerra. L'incontro fu vano, ma rese famosa Golda. Continuò poi a servire in vari incarichi, tra cui ambasciatrice presso l'Unione Sovietica e come ministro degli Esteri. Divenne [[w:Primi ministri di Israele|primo ministro di Israele]] nel 1969, quando aveva già i capelli grigi, simpatica nonna col peso del mondo sulle spalle.
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