Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/USA-5: differenze tra le versioni

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[[Immagine:USS_Amsterdam_(CL-101)_at_Astoria,_14_October_1945.jpg|380px|right|thumb|Uno dei 26 'Cleveland']]
Gli incrociatori leggeri erano invece, nella produzione bellica, i 'Cleveland', simili ma più larghi e più protetti dei Brooklyn, con cannoni ridotti a dodici in 4 torri trinate per mantenere ancora lo stesso sistema motore e dislocamento, impostate nel '40 e realizzati in 26 esemplari oltre ai 9 convertiti in portaerei veloci o leggere (CVL) 'IndipendenceIndependence'. Le loro caratteristiche erano le migliori della categoria, e divennero disponibili per tempo partecipando alla guerra.
 
*'''Dislocamento''': 10.000-13.775 t
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*'''Armamento''': 4 impianti trinati da 152 mm, 6 binati da 127, 8, 24 o 28 cannoni da 40 mm, 10-21 da 20 mm; 4 idrovolanti
 
Non finì qui; i 'Fargo' avevano cannoni in impianti binati da 152 mm, di tipo automatico. Erano navi rare perché avevano solo 8 cannoni che pure, con i sistemi automatici, compensavano la minore dotazione numerica, anche se erano ovviamente più complessi (da qui l'impossibilità di usare torri trinate); ma l'USN volle per forza 12 cannoni, così la successiva 'Worchester' ebbe 12 cannoni in sei torri binati, e una lunghezza maggiorata di 22 m, mentre la potenza era del 20% superiore. Ma visto che questo cannone era arrivato troppo tardi, solo due navi vennero completate. In seguito diventeranno unità armate con i 'Talos' SAM a lungo raggio; nessuno dei pur numerosi 'Cleveland' andò perduto durante la guerra, al contrario delle 'IndipendenceIndependence', di cui una, la PRINCETON, saltò in aria a causa dell'impatto di bombe tirate da bombardieri 'Judy'.
 
 
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Dall'altro lato vi furono portaerei leggere di non minori qualità: 9 scafi di incrociatori 'Cleveland', francamente in eccesso, vennero modificati in portaerei veloci (CVL) leggere del tipo 'IndipendenceIndependence', di cui l'USS Princeton affondò a causa di una tremenda esplosione che avvenne dopo lo sgancio delle bombe di un 'Judy' il 24 ottobre 1944; le bombe penetrarono per diversi ponti prima di esplodere distruggendo bombe e siluri. La nave era ancora salvabile e gli incendi sembravano estinti, invece esplose all'improvviso con il vicino incrociatore pesante Birmingham, che aveva il ponte di coperta molto affollato; per paradossale che fosse, la nave venuta in aiuto ebbe 224 morti, la Princeton 100, a parte i feriti. Alla fine la nave venne affondata dallo stesso incrociatore, visto che il relitto si rifiutava di affondare.
 
Queste navi di scorta erano un concetto interessante, ma erano deludenti in quanto dei 45 aerei previsti i loro scafi ne portavano solo 33, per esempio 24 caccia F4F e 9 TBF. Con le sovrastrutture ridotte al minimo, esse non erano particolarmente efficienti rispetto al costo, ma erano pur sempre meglio degli incrociatori da cui derivavano. Entrarono in servizio tutte nel '43 e operarono essenzialmente nel Pacifico.