Ascoltare l'anima/Capitolo 9: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 326:
'''4'''. I Teorici dell'Espressione insistono sul fatto che il pubblico non solo percepisce ciò che viene espresso, ma ricrea l'emozione espressa nella sua immaginazione. Ho suggerito come il pubblico arriva a capire un'opera d'arte che è un'espressione. Imparano a vedere il mondo attraverso gli occhi della ''persona'' e di conseguenza a provare alcuni dei sentimenti che è probabile che una persona in quello stato emotivo abbia. Coloro che imparano a guardare la natura come ce la mostra Friedrich sentiranno un cambiamento rispetto al loro normale orientamento verso il mondo. Nella ''[[w:La grande riserva|Grande Riserva di Dresda]]'' la convessità del mondo sembra protendersi per abbracciare lo spettatore, come se fosse diventato parte di quel mondo. Non vediamo solo questo; lo sentiamo. Allo stesso modo, Keats ci offre un tale resoconto momento per momento del modo in cui lui (o la sua ''persona'') sperimenta il canto dell'usignolo, i pensieri e i ricordi che evoca, gli stati d'animo che induce, i desideri che accende, che anche noi siamo in grado di viverlo un po' allo stesso modo. Come vedremo più avanti, questi effetti sono probabilmente più potenti nella musica.
 
'''5'''. L'espressione è un mezzo per la conoscenza. L'artista apprende l'emozione espressa e così fa il pubblico nel ricrearla per se stesso. Questo è un tipo di monitoraggio cognitivo dell'emozione. In che modo allora l'artista "venendo a conoscenza" di un'emozione differisce dallo psicologo o dal filosofo? La differenza è questa: sia i filosofi che gli psicologi nei loro diversi modi ''generalizzano'' sulle emozioni. I filosofi fanno pop-psicologia, cercando di fornire descrizioni o astrazioni su cosa siano le emozioni in generale, o cosa siano l'amore o la vergogna in generale. Gli psicologi si occupano anche di descrizioni, ma in un modo più orientato empiricamente. Chiedono a soggetti particolari come si sono sentiti in situazioni così e così, o quale sia la differenza tra vergogna e colpa. Solo l'artista individua e articola le emozioni in modo tale da farci capire cosa si prova ad essere nello stato emotivo espresso. Le emozioni che Keats articola nella sua ''"Ode"'' sono complesse e uniche per l’''Ode'' stessa. Posso descriverlo come un sentimento di desiderio e posso dire approssimativamente di cosa si tratta, ma questo è un giudizio sommario in termini pop-psicologici generalizzati. Ciò che Keats trasmette nella sua poesia è una sequenza di pensieri, desideri, immagini e punti di vista che caratterizza la sua mutevole esperienza emotiva in modo tale che possiamo in una certa misura condividerla. Il ritmo, l'[[w:onomatopea|onomatopea]], le immagini e così via che usa, ci aiutano a sentire e quindi a cogliere ciò che sta cercando di esprimere.
 
=== Espressione e ricreazione dell'emozione in un pubblico ===