Chimica per il liceo/Le reazioni chimiche: differenze tra le versioni

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La reazione di sintesi dell'acido cloridrico (HCl) a partire da cloro (Cl<sub>2</sub>) e idrogeno (H<sub>2</sub>), ad esempio, viene rappresentata mediante la seguente equazione chimica (figura 1):
 
<big>Cl<sub>2</sub></big><small>(''g'')</smallchem>Cl2 <big>+ H<subH2 ->2</sub><small>(''g'')</small> <math>\longrightarrow2HCl</mathchem> 2 HCl</big>(''g'')[[File:Reagenti e prodotti.svg|centro|miniatura|800x800px|'''Figura 1.''' Esempio di equazione/reazione chimica: formazione dell'acido cloridrico (HCl) a partire da cloro (Cl<sub>2</sub>) e idrogeno (H<sub>2</sub>).]]I coefficienti stechiometrici di un'equazione chimica rappresentano il ''rapporto minimo'' tra le particelle (atomi, ioni o molecole) delle sostanze coinvolte: la reazione precedente sarebbe formalmente corretta anche scrivendo 2 Cl<sub>2</sub> <small>(''g'')</smallchem>2Cl2 + 22H2 H<sub>2</sub-> <small>(''g'') <math>\longrightarrow</math></small> 4 HCl <small>(''g'')4HCl</smallchem> ma i coefficienti utilizzati non sarebbero quelli minimi, il che è di norma da evitare. Si noti, infine, che il coefficiente unitario (1) è sottinteso e, analogamente all'indice 1 nelle formule chimiche, non viene mai indicato.
 
La corretta determinazione dei coefficienti stechiometrici è possibile grazie al cosiddetto ''bilanciamento'' descritto nel prossimo paragrafo.