Ascoltare l'anima/Capitolo 8: differenze tra le versioni

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=== Difesa della teoria classica dell'espressione ===
Il problema più fondamentale con l'analisi di Tormey è che caratterizza erroneamente la teoriaTeoria dell'espressioneEspressione (= "E-T"). La sua versione di E-T sarebbe irriconoscibile sia per Collingwood che per Dewey. In primo luogo, nessuno dei due accetterebbe l'idea che il processo di espressione artistica sia un'attività "precedente" alla realizzazione dell'opera d'arte, e in secondo luogo, nessuno dei due accetterebbe l'idea che il processo di espressione artistica sia un processo di "impartire" qualità espressive agli oggetti d'arte. Anche se durante il processo di espressione di un'emozione in un'opera d'arte l'artista di fatto "imprime" una qualità espressiva all'opera, è abbastanza improbabile che la qualità sia un "analogo qualitativo" dello "stato emotivo" espresso. Infine, penso che sia Collingwood che Dewey rifiuterebbero il suggerimento che stanno confondendo "espressioni di φ" con "espressioni φ". Difendono esplicitamente l'idea che le opere d'arte possono – e dovrebbero – essere espressioni dell'emozione dell'artista (espressioni di φ) e non solo espressioni φ. Inoltre, entrambi si chiederebbero se l'esempio Nielsen fatto da Tormey sia un esempio ''bona fide'' di un'espressione artistica dell'emozione nel loro senso.
 
'''1'''. È un errore pensare che per i Teorici dell'Espressione, l'espressione sia una "prior activity of the artist" che poi (in seguito) si traduce nell'"impartire" qualità espressive all'opera, perché secondo i Teorici dell'Espressione, è scrivendo la poesia o dipingendo l'immagine che l'artista "esprime le sue emozioni". L'artista esprime i propri stati psicologici in un'opera d'arte nel modo in cui manipola un mezzo e descrive, ritrae o caratterizza un contenuto.51<ref>Guy Sircello asserisce qualcosa di simile in Guy Joseph Sircello, ''Mind & Art: An Essay on the Varieties of Expression'' (Princeton, NJ: Princeton University Press, 1972). Cfr. anche Hugh Mercer Curtler (cur.), ''What Is Art?'' (New York: Haven, 1983).</ref> Ad esempio, ''"[[:en:w:Ode to a Nightingale|Ode to a Nightingale]]"'' di [[w:John Keats|Keats]] è unun’''espressione'' del desiderio del poeta per un mondo senza tempo dell'arte e della bellezza lontano dalla miseria e dalla noia del mondo reale. Il poeta esprime questa emozione nelle sue descrizioni del mondo reale ("the weariness, the fever, and the fret"), nella sua evocazione dell'usignolo come cantore, creatore di melodie di una bellezza senza tempo ("Thou wast not born for death, immortal bird"), e così via. Insomma, è ''scrivendo'' la poesia che il poeta esprime le sue emozioni; l'espressione non è un'attività che si verifica prima della creazione della poesia. Inoltre, i Teorici dell'Espressione non stanno certo dicendo quello di cui Hospers sembra accusarli: che l'espressione artistica è un processo psicologico subito dall'artista che consiste nel creare un'opera d'arte mentre si trova in un qualche stato emotivo, così che l'espressione di Keats di un'emozione di desiderio significa ''solo'' che il poeta provava desiderio mentre scriveva la poesia.
[[File:W. J. Neatby - Keats - Nightingale.jpg|center|350px|Illustrazione di W. J. Neatby per ''"[[:en:w:Ode to a Nightingale|Ode to a Nightingale]]"'' (1899)]]
<div style="color: teal; text-align: center; font-size: 0.9em;">
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⁠Was it a vision, or a waking dream?<br/>
⁠Fled is that music:—Do I wake or sleep?⁠<br/>
 
<small>([[w:John Keats|JohnKeats]])</small>
</div>
 
'''2'''. La Teoria dell'Espressione respingerebbe anche categoricamente l'idea che l'espressione consista nell'"impartire qualità espressive" alle opere d'arte. L’''Ode'' di Keats esprime il desiderio di un mondo senza tempo di arte e bellezza, lontano dalla miseria e dalla noia del mondo reale, ma ciò non significa che la poesia possieda una ''qualità espressiva'' chiamata "longing". Quello che fa la poesia è articolare in un modo unico e originale l'emozione molto particolare di desiderio di chi parla, in modo tale che noi leggendo la poesia possiamo arrivare a capire questo sentimento per noi stessi. Anche se nel processo di esprimere il desiderio nella sua ''Ode'', Keats in effetti "impartisce" qualità espressive, le qualità non devono necessariamente essere "qualitative analogues" del "feeling state" che viene espresso. La poesia esprime desiderio, ma non possiede alcuna qualità espressiva chiamata "longing". La poesia non desidera nulla; è il poeta che lo fa (o, come vedremo, la "voce" del poeta, l'"implied speaker" della poesia).
 
Inoltre, anche se ci sono qualità espressive nella poesia come malinconia o inquietudine, questo non è ciò che rende la poesia un'espressione di malinconia o inquietudine. Ci sono molte poesie malinconiche e inquiete che non esprimono nulla in senso romantico. Ecco un esempio:
 
:As I sit upon this log,<br/>
:Crying softly all alone,<br/>
:I wish I had a little dog<br/>
:To love me when I'm on my own.<br/>
{{Doppia immagine verticale|right|Smiley.svg|Frowny.svg|200150|'''Fig. 1''' – [[w:Smiley|Smiley]] felice|[[w:Smiley|Smiley]] triste}}
Questo poemetto è malinconico e inquieto, suppongo, ma non esprime nulla in senso romantico. Semmai tradisce (piuttosto che esprimere) il sentimentalismo. Tale ''[[:en:w:doggerel|doggerel]]'' non articola e non chiarisce una peculiare malinconia e un'inquietudine unica appartenenti a chi parla; è banale, trito e persino comico. Allo stesso modo lo [[w:Smiley|smiley]] sorridente è ''allegro'' e il suo opposto è ''triste'' (cfr. ''Fig. 1''), ma nessuno dei due esprime granché.
 
Per i Teorici dell'Espressione, quando un poeta esprime un'emozione in una poesia, l'espressione è originale e quindi lo è l'emozione espressa: il poeta fa nascere una nuova emozione/espressione. La poesia di Keats contiene momenti malinconici e tristi, ma non è questo che la rende un'espressione di emozione. L'espressione è un processo cognitivo, l'articolazione di uno stato emotivo fino a quel momento confuso. Una poesia può essere malinconica o triste senza chiarire o articolare, quindi senza ''esprimere'', gli stati emotivi di malinconia, tristezza o qualsiasi altra cosa.
{{Doppia immagine verticale|right|Smiley.svg|Frowny.svg|200|[[w:Smiley|Smiley]] felice|[[w:Smiley|Smiley]] triste}}
 
'''3'''. Tormey dice che l'unica verità salvabile dalla Teoria dell'Espressione è l'idea che le opere d'arte hanno spesso qualità espressive come tenerezza, angoscia, tristezza e il resto. Ma la Teoria dell'Espressione non riguarda ''qualità'' espressive come la tristezza o la malinconia in un brano musicale o in una poesia. Come ho appena affermato, una poesia malinconica può o non può essere un'espressione nel senso di Collingwood, e se è un'espressione, il fatto che sia malinconia non è ciò che la rende tale.
 
Sebbene non ''analizzino'' l'"espressione" come il possesso da parte di un dipinto, di una canzone o di una poesia, di "proprietà espressive" – ​​colori arrabbiati, melodie tristi e simili – sia Collingwood che Dewey sottolineano che gli artisti fanno uso di "emotionally charged material" quando esprimono emozioni nel loro lavoro. Senza dubbio sarebbero d'accordo con Tormey sul fatto che ciò che rende triste un brano musicale è la sua melodia, il ritmo, le progressioni armoniche, il timbro, la dinamica, l'orchestrazione e tutti gli altri aspetti dell'"opera stessa", e non un processo psicologico che il compositore subisce. I Teorici dell'Espressione non negano che le qualità espressive siano proprietà emergenti degli oggetti d'arte, dipendenti da qualità non-estetiche come armonia, melodia e ritmo. Ma quello di cui stanno parlando è una questione completamente diversa. Non affrontano direttamente la questione di come le qualità espressive siano fondate su "non‐aesthetic properties" (colore, linea, melodia, armonia). Ciò a cui sono interessati è che cos'è l'espressione artistica, in cosa consiste. ''Espressione'' è l'articolazione e la delucidazione di uno stato emotivo individualizzato in un'opera d'arte, come l'articolazione della particolarissima emozione di "longing" da parte di Keats – proprio nel modo descritto nel poema – che è (o sembra essere) proprio del poeta. In altre parole, i Teorici dell'Espressione stanno implicitamente negando il punto principale di Tormey, che l'espressione artistica dovrebbe essere identificata con il possesso di qualità espressive.
{{clear}}
 
=== Qualità espressive ===